26 aprile 2016

Lemon chiffon cake ... buon compleanno al mio blog!

In questa foto c’è parecchio di me…. il mio amato bianco, il mio inseparabile thè, un dolce da credenza, i limoni  del mio alberello, la mia tazza preferita con un cuore romantico in evidenza, la forchetta antica scoperta in un mercatino vintage a Londra.
Il bianco, il colore non colore, non appena arriva l’estate esplode nel mio guardaroba, mi circonda quotidianamente  nel mio appartamento regalandomi serenità,  tutte le pareti della mia casa sono candide e semplicemente arricchite da qualche quadro, amo gli spazi ampi, luminosi e con pochi orpelli. La mia non è certo una casa che si possa definire essenziale, ma certo non amo gli eccessi , pochi mobili antichi e tanti divani dove accoccolarsi con un buon libro o passare ore a chiacchierare con gli amici.
Il mio inseparabile thè, in questo sono molto english style. Per me è  sempre il momento giusto per una calda tazza di thè, oltre ai classici momenti della colazione e della merenda, una tazza di thè mi rilassa, mi concentra,  mi coccola.
La mia tazza preferita con il cuore in evidenza, la mia indole romantica che fa capolino, sicuramente un pò “demodè” , ma io dentro dentro sono così!
La forchetta antica, dichiarata dell’800, trovata in un mercatino di antiquariato di Londra, mette in evidenza  due mie grandi passioni: i viaggi e l’antiquariato. Amo  gli oggetti che hanno una storia da raccontare,  mi affascina l’idea che abbiano vissuto varie vite in tante famiglie diverse.
I limoni del mio alberello, la mia voglia di biologico, di Km0, fino a che è possibile per una cittadina come me, comunque la ricerca sempre della qualità degli ingredienti, più che dell’originalità.
Il dolce da credenza, semplice ma fatto con amore per le persone che amo. Perché  questo è il mio blog, l’espressione di chi sono, di quello che cucino per la mia famiglia e per i miei amici. Niente voli pindarici particolari ad effetto. Come dice una mia amica blogger sono lontana  dalle ossessioni legate al numero di visualizzazioni, dall’essere  onnipresente sui vari  social, lontanissima dalla voglia di presenziare eventi o inaugurazioni di locali e ristoranti.
Oggi il mio blog compie 5 anni, un lustro, come si diceva una volta,  ed io sono ancora qui. Certo non dico che il mio atteggiamento verso il blog non sia leggermente cambiato in questi anni, ma credo sia fisiologico, come per tante altre cose della vita. È sempre il mio angolino rifugio, la mia cucina virtuale dove condividere e fare quattro chiacchiere, ma le mie foto sono sicuramente migliorate! Mi piace sempre girovagare per le vostre cucine in caccia di idee, ma …tanti blog non li frequento più, troppo distanti da me, anche in questo mondo come nella vita vera ci si avvicina tra simili. Non riesco più a postare due volte a settimana,  ora fatico a postare una volta ogni sette giorni, e questo mi dispiace, ma il tempo non si può allungare come un elastico ed  io non voglio passare troppe ore al PC (già per lavoro ci sto abbastanza) ho voglia di uscire, voglia di aria, di verde, di passeggiate, di  vedere  un’amica, di andare ad una mostra, di stare appena è possibile con mia figlia e con mio marito, insomma voglia di vita vera. Non abbandonerò mai il blog, ma perdonatemi se a volte vi sembro poco presente, sto solo cercando  un giusto equilibrio tra la vita reale e quella virtuale,  ma se sapete come allungare le giornate ditemelo! Ed ora un grazie speciale a tutti i miei lettori, alle mie amiche blogger e anche a te lettore di passaggio, perché se questo blog esiste è anche grazie a tutti voi  che con la vostra presenza costante lo rendete vivo. Offro  virtualmente a tutti voi una fetta di torta e una tazza di thè  e vi invito ad accomodarvi accanto a me sul divano per fare due chiacchiere, quale modo migliore per festeggiare questo  blog?



19 aprile 2016

Tortine golose con copertura al crumble

Come è andato il vostro week end? Il mio meravigliosamente, sabato di shopping  e cena con le amiche e  domenica al mare con la famiglia. Quanto mi piace il mare fuori stagione, c’era tantissima gente anche se la spiaggia era ancora tutta da sistemare, però è stata una bellissima passeggiata e un ottimo pranzo nel mio ristorante preferito dove lo chef Nazareno sa sempre come coccolare i suoi ospiti rielaborando sapientemente la cucina mediterranea di pesce. Certo il rientro è stato un pò noioso nel traffico, ma purtroppo è il risvolto della medaglia della gita fuori porta! Un’altra settimana ha inizio signori e signore, ma già sogno il prossimo lungo week end Per ora non ho ancora organizzato dove andare e cosa fare, e voi che farete di bello per il ponte del  25 aprile? Ora scappo, perchè ho mille cose da fare, ma non prima di avervi lasciato una piccola dolce coccola.


16 aprile 2016

Lo sformato di fagiolini che si credeva un soufflè


Articolo 75
( Costituzione Italiana)
“ E` indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale,
 di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono
 cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. 
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, 
di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini 
chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione
 la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. La legge determina le modalità di attuazione del referendum.”

L'articolo 75 della Costituzione ci regala  il grande potere dell'iniziativa referendaria, cioè ci da la possibilità di proporre  "l'abrogazione, totale o parziale, di una legge". Il quorum indica il numero minimo di elettori che devono partecipare alla votazione perché il referendum sia valido e perciò idoneo ad abrogare la disposizione oggetto del quesito. Ora, questo grande potere democratico a quanto pare fa paura al nostro Governo e a molti politici. Non voglio entrare nei termini politici della faccenda anche se trovo indiscutibilmente un pò strano che il Ministro dell’Ambiente suggerisca di votare per il NO  mentre l’ISPRA- l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Istituto sotto la vigilanza del Ministero dell’Ambiente e di cui il suddetto Ministro si avvale nell'esercizio delle proprie attribuzioni per il perseguimento dei compiti istituzionali – DM123/2010) pubblica un' indagine dove evidenzia che il mare italiano accanto alle piattaforme estrattive presenta sedimenti con livelli di inquinamento molto oltre i limiti fissati dalle norme comunitarie. Comunque, politica a parte, la cosa che mi sconvolge veramente sono certi personaggi, con una grossa valenza istituzionale, che invitano all’astensionismo. Un vero politico dovrebbe essere un uomo delle istituzioni e come tale dovrebbe invogliare la partecipazione democratica al voto perché è alla base della democrazia. Non è importante il risultato elettorale, o meglio lo è, ma quelle sono scelte politiche o di coscienza, ma è importante che tutti andiamo a votare e raggiungiamo il quorum. Perchè in questo modo  che vinca il SI o il No....vincerà sempre e comunque la democrazia. Ma perchè ci invitate all'astensionismo, cari politici spiegatemi, vi fa tanto paura  la voce del popolo italiano? Basta polemiche e torniamo in cucina con una ricetta adorata da mia figlia, lo sformato di fagiolini ... quello che si crede un soufflè!


12 aprile 2016

Torta dalmata ...all'acqua calda

Un anziano Apache stava insegnando la vita ai suoi nipotini.
Egli disse loro:
 “Dentro di me infuria una lotta,
 è una lotta terribile fra due lupi.
Un lupo rappresenta la paura, la rabbia, l’invidia,
 il dolore, il rimorso, l’avidità, l’arroganza,
 l’autocommiserazione, il senso di colpa, il rancore
il senso d’inferiorità, il mentire, la vanagloria, 
la rivalità, il senso di superiorità e l’egoismo.
L’altro lupo rappresenta la gioia, la pace,
 l’amore, la speranza, il condividere, la serenità,
 l’umiltà, la gentilezza, l’amicizia, la compassione,
 la generosità, la sincerità e la fiducia.
La stessa lotta si sta svolgendo dentro di voi
 e anche dentro ogni altra persona.”
I nipoti rifletterono su queste parole per un pò
 e poi uno di essi chiese:
“Quale dei due vincerà?”
L’anziano rispose semplicemente:
“Quello che nutri”

Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi, ciò che conta è da che parte scegliamo di agire, come decidiamo di nutrirci, questo  deciderà la persona che saremo e come nutriremo i nostri figli deciderà, in parte, le persone che saranno.  Se nutri tuo figlio di amore, è molto difficile che in lui possa crescere  odio, se lo nutri di condivisione e generosità, non potrà crescere rancore, se lo nutri di gentilezza non potrai  scoprirlo arrogante, se gli dai fiducia non potrà covare rabbia.  Tutti i genitori sbagliano educando i propri figli, nessuno di noi è andato a scuola o ha preso una laurea o un master in genitorialità! Ma un conto è errare in buona fede, magari come spesso facciamo tutti per troppo amore o troppa ansia, e un conto è fare come gli struzzi e decidere di non vedere e di non capire i segnali che i ragazzi mandano, perché è  indiscutibilmente più semplice far finta di nulla che affrontare il problema. Quando leggo certe notizie terrificanti, penso sempre "Ma i genitori  come hanno fatto a non accorgersi di che mostro stavano crescendo?”  Sono una madre e capisco l’amore incondizionato per un figlio, ma come si fa a difenderlo a spada tratta davanti alla violenza che ha prodotto, alla rabbia immotivata che lo ha trasformato in una bestia? Sto parlando delle tante notizie di cronaca che coinvolgono giovani in atti di violenza gratuita contro i loro coetaneai, ragazzi che si difendono dichiarando, e i genitori confermano, che si è trattato semplicemente di uno scherzo purtroppo finito male, oppure di una banale discussione che però guarda caso è sfociata in un pestaggio.  E tu per uno scherzo o una discussione ammazzi di botte una persona? E tu genitore gli trovi anche delle scusanti? Per non parlare di quei figli violenti,  proprio verso i loro genitori!  E i genitori zitti e subiscono. E non pensate che di questi gironi danteschi  siano prottagonisti gli extracomunitari, caso mai a volte sono le vittime. La maggior parte delle volte, nelle storie che leggo o ascolto al TG, i prottagonisti violenti sono ragazzi italiani, dai 16 ai 18/19 anni, a volte anche provenienti dalle cosiddette "buone famiglie", di quelle che si possono permettere anche un ottimo avvocato. E li mi arrabbio ancora di più con i genitori, perchè dalla loro parte non hanno neanche l'ignoranza come scusante. Ma signori che ne dite, prima di correre a pagare una super tutela legale per il vostro pargolo deliquente/violento/razzista, non sarebbe stato preferibile agire preventivamente magari mandando il suddetto pargoletto da un ottimo psicologo o  chissà, a volte,  anche ad un buon  psichiatra? Quando certe persone smetterano di sentirsi superiori, quando smetteranno di nutrire i loro cuccioli di lupi con senso di superiorità, arroganza, egoismo ... Sono logorroica e parlo troppo, scusatemi ma certe notizie di cronaca mi inquietano molto e avevo proprio bisogno di sfogarmi e condividere, chissa mai che una di queste signore legga il mio blog .... ma ora smetto e vi invito ancora a nutrirvi,  ma oltre che di serenità e di amore che ne dite di nutrirci di dolcezza?  Da un' idea di Maria Bianca ecco la mia torta dalmata....non vi fa pensare alla Carica dei 101?!


4 aprile 2016

Pizzicotti abruzzesi al cioccolato


Mai taccia la tua voce.
Mai taccia la tua luce.
Rendi grida di sole i tormenti,
rendi perle e diamanti gli errori,
rendi gemme le tue lacrime
e fulmini di luce le tue oscurità
e, se cadi, figlio, ebbene sia!
Ma ogni demone che ha provocato quella caduta,
tu guardalo, comprendilo, illuminalo
e trasformalo nei tuoi doni più profondi.
(tratto da "L’infinito che ci salverà")

La leggenda racconta che queste furono le parole di un vecchio monaco saggio ad un disperato Dostoevskij in un periodo buio della sua esistenza, quando si barcamenava tra gioco e alcool. Ora la storia ci insegna che ogni periodo ha i suoi demoni e che a volte, non sempre i più palesi sono anche i più pericolosi. Anzi, spesso sono proprio quelli che fatichiamo a focalizzare come demoni, quelli che in realtà dovremo temere maggiormente. “Perché l’uomo non è fatto per essere ridotto a materia o mente, e quanto ha dentro di profondo, vivo ed infinito prima o dopo si desterà, lo scuoterà e lo salverà”. In un epoca in cui  si vive più di immagini che di sostanza, più di falsi idoli, che di bisogni reali, più di contatti social che di contatti umani, mi piace riflettere su queste sagge parole di un vecchio monaco, sorseggiando il mio thè e sgranocchiando uno di questi  deliziosi biscotti, nati mentre cercavo ancora modi di smaltire il cioccolato delle uova pasquali. E così, prendendo spunto da un’idea di Mary,  vi propongo questi  golosissimi pizzicotti abruzzesi.