23 febbraio 2022

Zeppoline dolci fritte ripiene di Nutella


Senti un po’, cara mammina,

or siam giunti a Carnevale

e a goder qualche cosina

non c’è poi nulla di male.

Alla fine, non pretendo

ciò che tu non mi puoi dare;

di teatro non m’intendo…

Io, ballar… non so ballare.

Lascio il ballo, il suono, il canto

ai garzoni e alle donzelle…

Io desidero soltanto

un bel piatto di frittelle!

(E.Berni)


Dall’ultimo piano di uno scaffale del ripostiglio è sbucata una piccola scatola rossa e dal suo interno improvvisamente è uscito un tesoro di ricordi, di emozioni, di tenerezza, un’esplosione di amore a 360°…i filmini fatti a mia figlia nei suoi primi dieci anni di vita! Non mi ero dimenticata dell’esistenza di queste piccole cassette, semplicemente non le avevo più riviste, forse perché ho ancora tutto molto vivido nella memoria. Ma rivederla trotterellare, risentire quel goffo linguaggio tenerissimo dei primi anni, i suoi sorrisi sdentati, i suoi baci lanciati … lo schermo del pc è diventato un catalizzatore non solo per me e per suo padre, ma anche per lei stessa. Si vedeva per la prima volta. Certo la casa è piena di sue foto incorniciate, ma rivedere il primo incontro con il mare, piuttosto che quello con la neve, o la sua prima maschera di carnevale, ed insieme a lei le sue cugine piccole, i suoi genitori giovanissimi, le nostre varie case … una girandola di emozioni meravigliose che ci ha avvolto in un magico turbinio di ricordi, di eventi, di volti cari che ci hanno accompagnato in quei meravigliosi anni. In uno di questi filmini mia figlia mangiava queste zeppoline, preparate dalla nonna e farcite dalle sue manine cicciottelle. E così ci è venuto voglia di rifarle proprio come allora, un semplice impasto base dal gusto neutro, preso con il cucchiaino, tuffato nell’olio caldo e poi via a scolare e a stiepidire senza passaggio nello zucchero semolato (mia figlia da piccola non sopportava i dolci inzuccherati perché le sporcavano e le appiccicavano le mani). Nella ripresa si vede chiaramente la piccola Sara che apre  questi bocconcini tagliandoli con un bellissimo coltellino rosa di plastica della sua cucina di Barbie (questo per farvi capire la sofficità dell’impasto) e li riempiva di Nutella…abbondantemente!

8 febbraio 2022

Taralli dolci al vino rosso e semi di anice


Meglio andare più lontano con qualcuno

che da nessuna parte con tutti

(Pierre Bourgault)


Queste deliziose e fragranti ciambelline sono dei biscotti, senza uova e senza burro, profumati all’anice tipici della tradizione abruzzese. Vengono preparati tipicamente in inverno e gustati usualmente dopo cena accompagnati da un vino liquoroso, ma sono perfetti da sgranocchiare in qualunque momento della giornata!  Si distinguono da altri biscotti simili, tipici di altre regioni del sud, proprio per l’aggiunta dell’anice, che regala loro un sapore ineguagliabile. L’anice verde è una pianta della famiglia delle Apiaceae con fiori giallo chiaro ed i semi piccoli e ovali di color marrone con striature più chiare. L’aroma dei suoi semi è dolciastro, molto simile a quello dei semi di finocchio, con i quali spesso vengono confusi, anche per la loro somiglianza nella forma e nel colore. I semi di anice, conservati interi o tritati, vengono utilizzati per insaporire pane, focacce, dolci e per aromatizzare vari liquori. 


1 febbraio 2022

Ciambella al latte condensato


L’imprevisto non è l’impossibile

è una carta

che è sempre presente nel gioco.

(Comte de Belvèze)


Questo è uno sfogo politico, quindi, se non vi va di leggerlo vi consiglio di passare subito alla ricetta. Una riflessione sulla penosa commedia a cui abbiamo dovuto assistere nei giorni scorsi. Infatti, per quanto il compito a cui sono stati chiamati i cosiddetti grandi elettori, fosse noto da tempo e l’obiettivo fosse chiaro, cioè eleggere un Presidente della Repubblica, con lo spessore morale e politico da rappresentare tutti gli italiani e che fosse da subito in grado di sostenere lo sforzo di ricostruire l’Italia con i fondi del PNRR, i leader politici dei vari schieramenti invece di rispondere in maniera adeguata al compito che il ruolo gli richiedeva, arrivando preparati alla meta con accordi già stretti, hanno preferito lo scontro. Uno scontro duro, aspro, disseminato di sgambetti ed errori che ha prodotto il risultato di far esaltare debolezze e vulnerabilità di tutti partiti, disseminando macerie ovunque. L’ennesima dimostrazione di una classe dirigente fallimentare capace solo di mettere in atto uno spettacolo indecoroso di fronte ad un paese in emergenza da ormai due anni e che, al momento, non riesce neanche ad intravedere la famosa luce in fondo al tunnel. Neppure la pandemia, la crisi economica, la situazione delle scuole, gli ospedali saturi, i problemi dell’occupazione … nulla è riuscito ad instillare nei nostri politici un po’ di senso di responsabilità. E, purtroppo, credo che il bello debba ancora arrivare! Stop allo sfogo personale, passiamo alla ricetta di oggi. Un dolce semplice, una torta da credenza golosa, dal gusto tondo e morbido perfetta per la colazione del mattino.