19 novembre 2018

Arrosto di vitello al marsala cotto in pentola: la ricetta perfetta per prepararlo morbido e gustoso


Avete presente quante vite può avere un arrosto?
Basta un profumo a cambiarne la sorte.
(Gualtiero Marchesi)


Non sono una grandissima amante della carne, ma non la disdegno, diciamo che due volte a settimana in casa la carne viene mangiata, ma tra tutte le preparazioni quella che amo di più sono gli arrosti. Amo le lente cotture e ancor di più amo la loro praticità, la comodità di poterlo cucinare prima non ha prezzo. Succulento, morbido e prelibato, l’arrosto di vitello è il sapore delle feste, delle domeniche in famiglia, dei pranzi in compagnia, quelli gustosi pieni di cose buone. Può essere gourmet, ma anche leggero o sfizioso, facile o elaborato da preparare. Va comunque cucinato con pazienza ed attenzione, ma il risultato sarà sempre qualcosa di speciale che conquisterà tutti i commensali, dal più godereccio al più sofisticato.  Oggi vi propongo una ricetta facile da preparare la cui resa dipende soprattutto dalla qualità della materia prima, e anche dal taglio che sceglierete, i tagli di carne più adatti per ottenere un arrosto di vitello morbido e succulento sono la noce, la sottofesa o lo scamone. Per comodità vi consiglio di farlo legare dal macellaio con la rete apposita, così la carne conserverà bene la forma durante la cottura. L'arrosto di vitello cotto in pentola, è la preparazione ideale per chi non ha voglia, tempo o possibilità di utilizzare il forno, l'importante sarà “sigillare” all'inizio della cottura il pezzo di carne nell'olio e nel burro così da conservarne all'interno i sughi e gli umori, poi si aggiungeranno le verdure e si procederà con la cottura vera e propria.  


6 novembre 2018

Ciambella alla zucca ... sofficissima !


Gli uomini discutono. La natura agisce.
(Voltaire)


Anno dopo anno, gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia diventano sempre più evidenti e sempre più gravi. Nei giorni scorsi l’ondata anomala di maltempo, che si è abbattuta sul nostro paese, ha provocato smottamenti, frane, inondazioni e purtroppo anche vittime. Da Nord a Sud, il nostro territorio è stato flagellato e quando tutto si sarà calmato e si potrà passare alla conta dei danni, la situazione ci apparirà, se possibile, ancor più drammatica. Il maltempo ha messo in evidenza, ancora una volta, la fragilità del nostro territorio, da troppi anni ormai gestito esclusivamente sull’onda dell’emergenza. La difesa del suolo, la messa in sicurezza delle nostre città e delle nostre campagne, l’adeguamento delle nostre infrastrutture al mutato scenario ambientale, dovrebbero invece essere una priorità. Se ad un naturale rischio idrogeologico, dato dalla specifica conformazione geomorfologica della nostra penisola, aggiungiamo il negativo contributo dell’azione dell’uomo sul territorio ed i cambiamenti climatici, automaticamente la vulnerabilità e l’insicurezza della nostra terra cresce. Cosa possiamo fare noi? Ben poco, se non seguitare a sollecitare e stimolare, chi invece potrebbe, ad intervenire per la prevenzione. L’Italia ha bisogno urgente di progetti strutturali, a livello centrale e locale, che producano un’effettiva manutenzione del territorio. Sono anni ormai che la politica interviene solo sull’emergenza … dopo il disastro … dopo le vittime. Non è più possibile violentare la natura, sperperare soldi, perdere vite umane e far vivere milioni di persone in condizioni di insicurezza. Il cambiamento climatico non è un evento ipotetico che appartiene a un futuro lontano, ma un fenomeno attuale con cui dobbiamo imparare a convivere e per cui necessitano politiche certe, volte a contrastarlo. Scusate lo sfogo, ma chi mi segue sa che a volte nella mia cucina, mentre si mescola o si impasta, si parla anche di sociale e di ciò che ci accade intorno, semplici chiacchiere tra amici, ma poi la ricetta del giorno arriva sempre.