6 maggio 2020

Pizza bianca "scrocchiarella" con farina senatore Cappelli


La vita è fatta di piccole felicità insignificanti
simili a minuscoli fiori
Ogni giorno succedono piccole cose
tante da non riuscire a tenerle a mente
né a contarle
e tra di esse si nascondono
granelli di una felicità appena percepibile
che l’anima respira
e grazie alla quale vive

(B.Yoshimoto)


Mi sembra di vivere in un tempo indefinito, in una strana realtà parallela con giornate tutte uguali, dove è facile confondere il martedì con la domenica. Mi sento più spettatore che attore in questa anomala realtà, chiusa come sono nel microcosmo della mia casa, il luogo dove tutto accade: la consueta vita familiare, le riunioni di lavoro, le lezioni universitarie di mia figlia, il tempo libero, gli incontri virtuali con le amiche ... Una nuova realtà che, vista dalla finestra, mi preoccupa, a volte mi commuove, spesso mi spaventa.  Avevo accettato mentalmente, ormai da tempo, di convivere con il rischio terrorismo, d’altronde difficile non pensarci se vivi a Roma e passeggiando in centro lo fai tra i militari armati fino ai denti, ma mai mi sarei immaginata di dover vivere una pagina di storia apocalittica … una pandemia globale, in cui quelle rare volte che esco da casa, e solo per fare la spesa, mi sento un tributo che parte per gli Hunger Games! Comunque, siamo giunti alla cosiddetta fase due. Comprendo la necessità, dal punto di vista sociale, di permetterci di cominciare a pianificare una vita, che purtroppo per parecchi mesi non sarà certo come quella di prima. Ma, sinceramente, mi preoccupa molto questa seconda fase, mi preoccupa la prontezza del territorio e l’autoregolamentazione degli italiani. Quanti di noi saranno in grado, per tutto il lungo percorso di questa maratona, di rispettare le regole senza aver voglia di cedere? Mi dispiace, non è certo nel mio stile, ma in questa particolare situazione non riesco ad essere ottimista. Vedo un po' troppa gente in giro, comincio a vedere lassismo e menefreghismo e per assurdo soprattutto ai poli opposti della vita: nei giovani e negli anziani. Motivazioni evidentemente diverse li spingono, ma il risultato catastrofico li potrebbe unire … travolgendo nel mentre tutti noi. Invece, in questa seconda fase, servirebbe - da parte di tutti noi – tanta prudenza, senso di responsabilità e buonsenso, sia per proteggere la nostra salute che quella degli altri. Purtroppo, dobbiamo farcene una ragione, nulla è più come prima, tutto è straordinario, perché nulla è stato mai affrontato. La riavremo la nostra vita, ne sono certa, ma se la rivogliamo proprio come prima, allora dobbiamo essere prudenti ed avere pazienza, un passo alla vota senza fretta. Dobbiamo accettare che le priorità sono cambiate per tutti, questo è il momento delle piccole cose, delle piccole gioie, ma anche dei grandi valori, della solidarietà. L’idea più bella, il valore più alto, il proposito più nobile, devono trovare la forza di esprimersi nella vita quotidiana con piccoli gesti concreti. Piccole azioni che testimoniano il nostro essere popolo, il nostro essere uniti nel tentativo di esorcizzare la paura e di sconfiggere al più presto il nemico comune. 



Ingredienti 
per la focaccia

250 gr di farina senatore cappelli
200 gr farina 0 
50 gr di semola
300 ml di acqua
35 ml di olio extravergine d’oliva
10 g sale fino
3.5 g Lievito di birra disidratato

Per l’emulsione

100 ml di acqua
50 ml di olio extravergine d’oliva
Sale grosso (Io sale dolce di Cervia ) q.b.


Procedimento
Inserite le farine nella ciotola della planetaria, con la foglia, insieme al lievito, accendete e dopo un paio di giri inserite 290 ml di acqua, appena l’impasto prenderà consistenza, cambiate il tipo di gancio, mettete quello ad uncino e passate a velocità 2. Appena tutto l’impasto sarà avvolto intorno al gancio, fermate la macchina allargate l’impasto spostandolo delicatamente intorno alle pareti della ciotola così da formare una sorta di buca al cui interno inserirete gli ultimi 10 ml di acqua e il sale fino. Riabbassate il gancio e azionate nuovamente passando gradualmente a una velocità più sostenuta. Fate andare per circa 10 minuti, o fino a quando l’impasto non si sarà avvolto di nuovo intorno al gancio. A questo punto senza fermare la planetaria, ma abbassando la velocità, unite l’olio a filo. Una volta che l’impasto lo avrà ben assorbito, aumentate nuovamente la velocità e lasciate impastare fino ad incordatura. A questo punto coprite la ciotola con della pellicola e mettete a lievitare. Trascorso questo tempo, passate l’impasto sulla spianatoia, spolverata con della semola, e dateli una piega a tre. Questo tipo di piega di rinforzo serve prima dell’ultima lievitazione e stesura per sgasare l’impasto e incordare la maglia glutinica, creando così una mollica più fitta con uno sviluppo più omogeneo. A questo punto coprite l’impasto con una ciotola messa a campana e lasciatelo così per circa 30 minuti. Ungete ben bene due teglie da forno. Con l’ausilio di un tarocco dividete l’impasto in due e ponete ogni parte su una teglia. Con le mani ben oliate, delicatamente, allargate e stendete l’impasto, solo con i polpastrelli. Coprite con un telo da cucina e lasciate così un’altra ora. Trascorso questo tempo, affondate la punta delle dita nell'impasto per creare i classici buchini e spennellate abbondantemente la superficie dell’impasto con un’emulsione di olio ed acqua (2 parti di acqua per 1 di olio) e distribuite sulla pizza un po’ di sale dolce di cervia (se non lo avete va bene anche del normale sale grosso). Infornate in modalità statica a 250° per 20 min nella parte più bassa del forno, proprio a terra senza griglia, poi altri 5 minuti alzando al teglia a metà del forno. 
Buon appetito!




Buona vita
e alla prossima ricetta!





12 commenti:

  1. Mi sono piaciute molto le tue parole e condivido in pieno le tue preoccupazioni per la fase due: anche in Toscana, dove abito, inizio a vedere troppi cedimenti, soprattutto da parte di anziani e ragazzini!Sembra incredibile che proprio i soggetti più a rischio siano quelli che più se ne fregano.
    Cerchiamo, ognuno di noi, di fare il nostro dovere, nel nostro piccolo. La vita non è sospesa, è solo deviata dal corso che pensavamo avrebbe avuto. E' cambiata; non come immaginavamo ma dobbiamo prendere atto del cambiamento ed essere felici perchè è comunque vita, perchè i nostri cari stanno bene. Tutto il resto è rimediabile con pazienza e buona volontà.
    Comunque ottima la schiacciata scrocchiarella! Appena trovo tutte le farine voglio provarla!

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  2. Cara Alice, con questa pizza croccante è bello iniziare la settimana.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  3. Eh.. nutro le tue stesse preoccupazioni.. Fatto sta che se ci sono obblighi e divieti allora riesci a far rispettare le regola quasi a tutti.. ma se deve essere dettato motlo dal buonsenso.. io ho paura.. Già da questo w.e. sentivo più rumori.. più macchine.. che accadrà adesso? Non sono ottimista.. basta nulla.. per richiudere tutto e di più.. e allora è davvero finita! Vabbè passiamo alla tua ricetta.. Che buona!!!!!! adoro la pizza scrocchiarella! baciotti e buona settimana :-*

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  4. Le persone con testa e cuore hanno tutte i tuoi dubbi che condivido anche se, realisticamente non credo che si potrà tornare tutto come prima troppo improvviso e duro è stato l'impatto e quindi la paura rimarrà dentro di noi per tanto tempo e anche il senso di stare...distanti non si sa mai sarà radicato.
    Buoni questi schioccarelli. Buona giornata e auguri per tutto.

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  5. come non concordare con te? oggi sembrava che niente fosse successo in giro!!! io cercherò, anche se devo uscire per per il lavoro, di uscire per altro il meno possibile...e utilizzare il mio tempo per dedicarmi a ciò che amo..tipo fare questa ricetta il prima possibile!!!

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  6. Io mi sento immersa in un mondo surreale e sto accusando la botta ora più che prima. Mi sta salendo l'ansia, la preoccupazione soprattutto guardando mio figlio, le sue lezioni on line una vita anche per lui surreale. Qui oggi è iniziata la fase due e per strada c'era "lo struscio" non ho parole... ... ... mio figlio era fuori con la Misericordia e mi ha raccontato episodi che boh non solo gente senza mascherina ma assembramenti davanti alla gelateria e discorsi di chi si accordava per andare nel bosco a fare il barbecue. No comment! Fammi godere anche se virtualmente un pezzo di questa pizza bianca bella scrocchiarella che mi garba da matti! Un bacio

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  7. Ciao Alice, condivido quello che hai scritto. Qui a Torino siamo nella stessa situazione che descrivi tu: persone molto giovani e decisamente anziane che sembrano incuranti delle regole. In giro se ne vedono tante anche in piccoli (nemmeno tanto) gruppi ravvicinati e molti privi di mascherina. E qui siamo ancora in una situazione niente affatto facile, ma sembra che non tutti se ne rendano conto. Cambio discorso.. meglio. Ho abitato tanti anni a Roma (che per certi aspetti mi manca molto) e ricordo la bontà della scrocchiarella. la tua mi sembra perfetta!! Si impasta tanto in questi giorni (che comunque per quanto mi riguarda sono scivolati via in un attimo, non lo avrei mai creduto) e aggiungo questa tua ricetta agli esperimenti da fare subito!! ti abbraccio carissima Alice. A presto.

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  8. Vivo le tue stesse paure. Qui a Milano sembra non finire mai, e adesso che il mostro ha toccato anche persone che conoscevo le mie ansie sono salite a mille, assieme al dispiacere per quello che questi amici stanno vivendo. Spero tanto di vedere la luce il prima possibile. Ti abbraccio e mi studio questa ricetta allegra che mi dona subito un sorriso

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