Una generale insocialità rimove l’uomo dall’uomo
Una solitudine, una mestizia, uno squallore,
per tutte le vie, per tutte le case, su tutte le facce…
(G.G.Belli)
La novità dello smart-working, la didattica a distanza improvvisata, gli aperitivi in video chiamata con gli amici, le maratone su Netflix, gli allenamenti in casa, i cori dai balconi … ormai sono storia. Ora la realtà è diversa … c’è più diffidenza, più pessimismo, più egoismo, più rabbia e più stanchezza. Ce lo avevano detto che sarebbe arrivata la seconda ondata, ma in cuor nostro speravamo che non fosse vero o almeno che non fosse così travolgente …. Non mi interessa in questo momento infliggere colpe, che peraltro ormai sono evidenti, dal mancato adeguamento del trasporto pubblico o delle strutture sanitarie, soprattutto in alcune aree del nostro paese, al generico lassismo estivo rispetto al mantenimento delle misure elementari di protezione, o al comportamento totalmente irresponsabile di certe fasce di età, senza dimenticare l’incosciente campagna negazionista e l’imprudente atteggiamento di chi ha addirittura parlato, dall’alto del suo scranno, di un virus meno pericoloso e clinicamente morto. Non mi interessa recriminare su ciò che è stato o che sarebbe dovuto essere, ora mi piacerebbe vedere in tutti un po’ più di senso di responsabilità, di senso civico e anche di senso dello Stato. Vorrei che tutti insieme reagissimo e combattessimo l’evidente comune nemico, che è il virus. Vorrei vedere un arco costituzionale unito contro l’emergenza e non realtà politiche contrapposte per interessi singoli o a fini di Palazzo, vorrei non vedere delle chiese trasformate in ospedali improvvisati, vorrei non sentire questo “tutti contro tutti” quotidiano, vorrei non vedere la violenza nelle strade e vorrei tanto vedere strade e lungomari molto meno affollati ... siamo tutti più stanchi e meno propensi a nuovi sacrifici, ma purtroppo non c’è altra scelta a quanto pare. Quindi stringiamo i denti, scaviamo dentro di noi, tiriamo fuori la forza e l’orgoglio e combattiamo, tutti insieme. Anche se ci sentiamo come un vecchio pugile stanco … alziamoci e speriamoci di nuovo. Per uscirne serve un grande impegno comune, sicuramente da parte delle istituzioni, ma anche da parte di ciascuno di noi. Perché siamo tutti dalla stessa parte della barricata. Gli esseri umani si abituano a tutto è vero, ma non è accettabile abituarsi a questo nuovo modo di vivere che prevede da un lato una costante limitazione delle libertà personali e dall’altro la convivenza forzata con questo maledetto virus e quindi la coscienza di poterlo contrarre da un momento all’altro … con esiti incerti peraltro. Perché i sintomi, come tutti sappiamo, potrebbero essere lievi, ma anche molto devastanti o addirittura letali. O forse ancor peggio il virus potrebbe utilizzarci come ignari veicoli asintomatici per infettare le persone che amiamo… le più giovani o le più anziane … persone che, di fatto, potrebbero soffrire moltissimo solo per colpa nostra, magari a seguito della nostra superficialità o irresponsabilità, persone a cui nell’ipotesi più nefasta potremmo non poter dare neppure quell’ultima carezza … Io non ci sto, né per me né per chi amo, né per i miei amici né per i miei concittadini, non voglio sensi di colpa di questo tipo, non voglio la sofferenza di nessuno sulla mia coscienza e quindi cerco di dare nel mio piccolo il buon esempio. Quindi parlo quando vedo qualcosa che non va, quindi insisto con chi ancora vacilla nella comprensione del problema, quindi cerco di insegnare i giusti comportamenti ai più giovani e riluttanti e spiego con delicatezza ai più anziani le regole da seguire e non demordo nel mio intento e non mi lascio travolgere dallo tsunami, non mi lascio abbattere. Siamo di nuovo in trincea, in una guerra che possiamo combattere solo rispettando le regole e con il senso collettivo di sacrificio e la determinazione di potercela fare. Non serve la complessità di grandi discorsi, ma solo la forza e la semplicità dei piccoli gesti quotidiani da parte di ognuno di noi. L’angoscia e la paura di oggi devono trasformarsi in coraggio per difendere il nostro domani e quello dei nostri figli … un domani libero e sereno, pieno di abbracci, baci e sorrisi.
Ingredienti
220 gr di farina 00
50 gr di fecola di patate
180 gr di zucchero semolato
3 uova bio a temperatura ambiente
250 gr di yogurt bianco intero
120 ml di olio evo leggero
1 bustina di lievito per dolci
Procedimento
Montate, con l'ausilio di fruste elettriche o nella planetaria, le uova con lo zucchero fino a quando diventeranno chiare e spumose, raddoppiando la loro massa. Unite lo yogurt, l'olio ed amalgamate delicatamente. Poi aggiungete, con l'aiuto di una spatola i silicone, poco alla volta la farina e la fecola precedentemente setacciate con il lievito. Mescolate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Imburrate ed infarinate il classico stampo a ciambella, eliminate la farina in eccesso, versate l'impasto ed infornate in forno statico a 170° per circa 40-45 minuti. Fate sempre la prova stecchino prima di sformare, deve uscire completamente asciutto. Sformate e ponetelo su una gratella per dolci a raffreddare. Servite con una delicata spolverata di zucchero a velo. Buon appetito !
Buona vita
e alla prossima ricetta !
Mi trovi allineata a te al 100%, è tutto diverso rispetto alla prima ondata ma altrettanto doloroso. Ognuno di noi deve dare il meglio, solo un fronte comune potrà arginare questa tempesta. Risollevarci e tornare liberi. Non sai quanto spero che quel momento si avvicini prima o poi, ma dipende anche e soprattutto da noi.
RispondiEliminaLa tua proposta è perfetta per questi pomeriggi casalinghi, una dolce coccola, e ne abbiamo tanto bisogno. Un abbraccio fortissimo.
Purtroppo non la pensano tutti come noi, anche se intorno a me vedo molto più rigore, al tg vedo scene inaccettabili. Mi fanno molta paura i prossimi mesi, quando arriveranno anche le influenze banali, le tossi, i raffreddori ... possiamo solo sperare. Un abbraccio
EliminaUna vera coccola questa torta, sa tanto di casa, di famiglia!
RispondiEliminagrazie tesoro
EliminaLa cucina sarà la nostra terapia anche questa volta, meglio pensare a quella piuttosto che alla colpe e alla mala gestio ma per senso civico noi possiamo fare qualcosa per non aggravare la situazione ed essere prudenti più possibile. E' difficile stavolta più che mai ma ce la possiamo fare, un abbraccio
RispondiEliminaCredo anche io che la cucina rimanga un'ottima terapia!
EliminaSono d'accordo con te, cara Alice.
RispondiEliminaOgnuno di noi deve fare il suo. Senza "se" e senza "ma".
Questo ciambellone è un' ottima coccola! Perfetta con una tazza di tisana bollente o con un buon caffé.
Un abbraccio, a presto
In questo momento le dolci coccole ci servono ancor di più!
EliminaCome non condividere il tuo pensiero? Direi che sono tutte considerazioni serie e responsabili, di una persona intelligente. Penso ai miei genitori che non abbraccio da marzo. Ai miei nipotini che crescono senza la nonna. Alla pancia di mia figlia che cresce senza che io possa starle vicino e tanta tristezza mi assale. Io sono stata attenta, ho sempre rispettato le regole, non sono andata in vacanza questa estate eppure il virus è arrivato anche a casa mia. Mio marito è finito al PS e ha avuto sofferenze respiratorie che fortunatamente si sono risolte in pochi giorni. L'ha portato a casa dal luogo di lavoro, dove anche lì hanno seguito tutte le regole e mi ha contagiato. Ci è andata di super lusso e ringrazio il cielo ma non vedo l'ora che tutto questo finisca! Non sento ancora gli odori e i sapori hanno tutti i retrogusto metallico, cosa per cui non mi viene nemmeno voglia di mangiare. Però una fettina della tua ciambella la asseggerei volentieri. Buona settimana Alice e speriamo in bene
RispondiEliminatesoro vi auguro di cuore una prontissima e totale guarigione al più presto- Questo virus è infido e bastardo
Eliminati abbraccio forte
Hai ragione da vendere... ma se tutti lo sapevamo o, ancor peggio, se tutti ORA ne siamo coscienti, a che servono le manifestazioni "di protesta", perché si continua a fare passeggiate nei luoghi più affollati, perché "tanto non siamo in zona rossa"? Consoliamoci con la tua splendida ciambella!
RispondiEliminaperché purtroppo ancora non ne siamo tutti coscienti, purtroppo ci sono ancora tante persone, troppe, che non ne comprendono appieno la gravità
EliminaHai ragione da vendere... ma se tutti lo sapevamo o, ancor peggio, se tutti ORA ne siamo coscienti, a che servono le manifestazioni "di protesta", perché si continua a fare passeggiate nei luoghi più affollati, perché "tanto non siamo in zona rossa"? Consoliamoci con la tua splendida ciambella!
RispondiEliminaPurtroppo mi sembra che si sia perso quel senso di comunità e di unione che aveva caratterizzato la prima ondata. Ognuno pensa a se stesso, al proprio orticello. Migliaia di gente che si riversano nelle pizze quando a pochi chilometri ci sono le file della gente per entrare al pronto soccorso. Io vedo scene inaccettabili non solo al TG, anche girando per strada. Tanta gente che se ne frega delle mascherine, anzi ti guarda strafottente. L’uomo, come è capace di stupire con il suo genio creativo in tutto i campi, così è capace di annichilirmi x la sua stupidità
RispondiEliminastupidità ma anche ignoranza. Ci sono scene inaccettabili in giro ...da una parte a Roma vedi via del corso di sabato pomeriggio stracolma di gente e dall'altra al cimitero ci sono 1150 bare in attesa, perchè non c'è abbastanza posto....
EliminaSono daccordissimo dovremmo essere tutti più uniti e più responsabili, un pezzo di ciambella ci fa passare anche il malumore
RispondiEliminaPurtroppo sembra scomparso quel senso di comunità che ci ha resi forti durante la prima ondata, ora c'è molto egoismo
EliminaVorrei nutrire le tue stesse speranze ma la verità è che mi sento ogni giorno più sconfortata. E non è per la mia natura tendenzialmente pessimista ma per il totale menefreghismo e stupidità (per non dire peggio) che continuo a vedere in giro. Non mi terrorizza tanto un secondo lockdown ma un secondo "post" con il rischio di creare una specie di circolo vizioso con il cane che si morde la coda 😓
RispondiEliminaTutto il buono della semplicità in questa soffice ciambella 😋 Un bacio, buona serata 😘
Che bellisima recetta cara Alice !! un abbraccio
RispondiEliminaCara Alice condivido ogni tua considerazione. Sono disgustata (è la parola corretta) da parecchie persone che conosco personalmente incattivite, aggressive, negazionisti, irresponsabili idioti e, il guaio, è che sono convinti d’esser intelligenti. La stupidità inconsapevole (ovvio lo sia) è pericolosa. Ci meritiamo di stringerci e godere della tua ciambella
RispondiEliminaP. S e sismo in zona rossa ...😞
RispondiEliminaPerfetta per una bella colazione la tua golosa ciambella!!!
RispondiEliminaE' quello che ci vuole per tirarci un po sù ^_^
Hai ragione, a me sembra essere ritornata identro a quando avevo circa 13 anni a combattere per l'asiatica poi più grande per altre calamità senza contare le grandi restrinzioni dovute alla mancaza sopra tutto di soldi lavoro ecc nell'immediato dopoguerra. Forse perchè sono temprata mi viene naturale combattere come dici tu ma in questa fase è molto difficile inculcare i buoni sentimenti, accortezza, maturità, ecc. per far capire che non si può scherzare e prendere sottogamba questo nemico che purtroppo se le cose vanno avanti cosi non sarà di breve durata anzi.... Purtroppo le cose per come le vedo io e non sono una pessimista ma mi considero realista sulla base dati attuali, le cose non torneranno più come prima altre realtà si stanno facendo avanti, altri modi di vivere e convivere ma speriamo che sia una convivenza consapevole e non il solito menefreghismo e rasentare il ...morte tua vita mea... perchè io solo sono importante. Mi fermo qui non è giusto invadere il tuo spazio. Ora da giallo siamo arancio.... Buona questa ciambella riducendo lo zucchero anche per me visto che comunque il dolce anche non mi piace. Buona fine settimana un abbraccio forte.
RispondiEliminaLe tue parole sono molto potenti e il tuo pasticcino è molto bello. Grazie per entrambi.
RispondiElimina..io sono sempre rispettosa delle regole e accetto anche questa nuova disposizione anche se è molto faticoso. Io non posso lavorare e sono ferma già da ottobre, sono felice che almeno mio figlio riesca a continuare il suo percorso al nido..ha già perso molto e non è giusto!
RispondiEliminaGolosa la tua ricetta, buona serata <3
grazie a tutti!
RispondiElimina