6 febbraio 2018

Le zoccolette romane


Vent’anni fa m’ammascherai pur’io!
E ancora tengo er grugno de cartone
che servì p’annisconne quello mio.
Sta da vent’anni sopra un credenzone
quela Maschera buffa, ch’è restata
sempre co’ la medesima espressione,
sempre co’ la medesima risata.
Una vorta je chiesi: – E come fai
a conservà lo stesso bon umore
puro ne li momenti der dolore,
puro quanno me trovo fra li guai?
Felice te, che nun te cambi mai!
Felice te, che vivi senza core! -
La Maschera rispose: – E tu che piagni
che ce guadagni? Gennte! Ce guadagni
che la genti dirà: Povero diavolo,
te compatisco… me dispiace assai…
Ma, in fonno, credi, nun j’importa un cavolo!
Fa’ invece come me, ch’ho sempre riso:
e se te pija la malinconia
coprete er viso co’ la faccia mia
così la gente nun se scoccerà… -
D’allora in poi nascónno li dolori
de dietro a un’allegria de cartapista
e passo per un celebre egoista
che se ne frega de l’umanità!
(Trilussa)


I romani sanno perfettamente di cosa parlo, ma per tutti gli altri il nome di questi golosissimi dolcetti fritti, tipici della mia città, potrebbe sembrare … un pochino strano. Non so nella vostra regione che tipo di significato abbia questo termine, ma a Roma è un appellativo volgare, dato (senza il diminutivo) ad un certo tipo di signore che svolgono un mestiere antico. Secondo l´ufficio di toponomastica comunale, sembra che il termine sia nato in una stradina del centro di Roma, via delle Zoccolette appunto, dove un tempo era ubicato l’istituto di dei Ss.Clemente e Crescentino, che ospitava delle orfanelle. Sembra infatti che molte di loro fossero orfane di padre ignoto e ricoverate nel collegio delle madri, non per necessità economica, ma perché loro, non impegnate come madri, potessero continuare a fare le prostitute, in dialetto romano «zoccole». E di qui l´attribuzione di zoccolette data alle figlie. Ora, come questo termine dopo secoli sia entrato in quasi tutti i menù di pizzerie e trattorie romane nella sezione dolci ... per me rimane un mistero! Le zoccolette alla nutella non sono solo offerte nel periodo carnevalesco, in città si trovano per la nostra goduria tutto l’anno, sono semplicissime da fare, la classica ricetta non ricetta, sono piccole chicche di pasta lievitata e fritta con due leggerissime varianti, c’è chi dopo averle passate nello zucchero gli cola sopra della nutella leggermente sciolta e chi, come me, preferisce farcirle. Insomma provatele sono una vera goduria … indiscutibilmente #foodporn !



Ingredienti
Per circa 25 pezzi

250 gr di farina tipo 2
160 ml  di acqua 
5 gr di sale fino
10 ml di olio evo
2.5 gr di lievito di birra disidratato

Inoltre 
olio per friggere
zucchero semolato
Nutella q.b.



Procedimento 
Inserite nella ciotola della planetaria, con la foglia, la farina ed il lievito e azionate un paio di giri per far respirare la farina. Inserite poi  150 ml di acqua fresca di rubinetto e azionate a velocità 1 appena il composto prende consistenza, inserite il gancio e passate a velocità 2. Quando l’impasto si sarà avvolto intorno al gancio, fermate la planetaria, lasciate cadere l’impasto dal gancio e formate al centro una piccola buca al cui interno  inserirete 10 ml di acqua e 5 gr di sale. Riabbassate il gancio e azionate nuovamente, sempre a velocità 2, per circa 10 minuti, a circa metà del tempo inserite anche l’olio. Lasciate lievitare per circa tre o quattro ore nella ciotola dell’impastatrice, coperta e al caldo. Io ad esempio impasto la mattina per poi friggere per merenda. Mettere a scaldare l’olio per la frittura, ricordatevi che per controllare facilmente la temperatura basterà inserire uno bastoncino di legno nell'olio, quando intorno si formeranno delle bollicine è il momento di iniziare a friggere. Lasciando l’impasto nella ciotola dove ha lievitato staccate dei piccoli pezzi e arrotolateli tra i palmi delle vostre mani e poi immergeteli direttamente nell'olio. Friggete poche palline per volta, passatele prima su carta da cucina e poi immediatamente nello zucchero semolato. Quando avrete finito di friggere tagliatele a metà, ma non completamente e farcitele con la Nutella e … godete!
Buon appetito!




Buona vita
e alla prossima ricetta!






36 commenti:

  1. Vedi?! Io che sono di origini lombarde, proprio non conoscevo questo termine, legato ai dolcetti che ci proponi, quindi, grazie per avermi insegnato una cosa nuova!
    Che meraviglia e che golosità....bravissima come semrpe tesoro!
    Buona domenica

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  2. Non conoscevo questa tradizione , grazie a te per averla condivisa 😊, sono dei piccoli bomboloni /cini qui da noi si trovano farciti di crema pasticcera e anche Nutella ma appunto li chiamiamo bomboloni ,mi piace molto più il nome è la storia Delle zoccolette romane buona domenica Esme

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  3. Spero che il mio commento quello prima di questo nn sia finito in spam

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Sono davvero uno spettacolo: golosissime nella loro semplicità!!! Con tutta quella Nutella, poi.....irresistibili...un bacione e buona settimana!

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  6. Che meraviglia Alice!!!Devo assolutamente provarle!!!!!

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  7. Ciao Alice eh eh la maschera ha anche ragione in certe occasioni servirebbe proprio. Le zoccolette, stesso significato romano anche per i milanesi (almeno per il mio maritino) e anche in Emilia e Calabria, le due regioni che mi rappresentano...anche se mia mamma ha sempre dato questo nome anche ai sandali con il cinturino mah:). Bhe che dire dei dolcetti, davvero goduriosi qualsiasi sia la loro origine :D. Grazie per queste delucidazioni storiche. Buona domenica, Luisa

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  8. Cara Alice, io rinuncio a tutte le mascherate se mi trovo davanti un piatto di zoccolette romane.
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  9. Favolose. È un termine non molto usato mx sappiamo e conosciamo il significato. Usiamo anche noi con un altro termine che oggi ha perso il suo vero significato e viene dato in qualsiasi occasione quando vi sono discussioni. .. Devono essere favolosi vengo da te. Non ho l attrezzo necessario. Buona serata un abbraccio 😚😚

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  10. Buonissimi dolcetti Alice, al di là dell'origine del nome :) Un bacione

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  11. Dei dolcetti goduriosi. E tutta quella nutella.....che golosità :)
    Un bacio

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  12. devono creare dipendenza, una tira l'altra!

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  13. Dolci peccaminosi senz'altro! Prossima volta che vado a Roma li cerco! Grazie per ricetta e racconto!

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  14. il termine si usa in Campania anzi si abusa,indicano anche i sandali zoccoletti,i famosi infradito;qui a Pesaro lo sai che non lo so.I dolcetti sono sicuramente spettacolari,buon inizio settimana.Adesso come vuole Pirandello indosserò la maschera dell'insegnante.

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  15. non sapevo le origini, grazie di averle scritte!! un abbraccio buona giornata! :)

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  16. Ma dai, pensa che io invece appena letto il titolo del post avevo pensato che fossero dei panini. Anche da noi il termine ha il significato non proprio delicato che intendi, ma esistono anche dei panini che si chiamano zoccolini e sono simili alle ciabatte. Comunque si chiamino questi dolcetti sono di un goloso che non ti dico. mamma mia!!!

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  17. IL termine è in uso anche qui in Campania per indicare le suddette "signore", mentre dolci con questo nome non ce ne sono qui da noi, almeno nella mia memoria.
    Comunque questi dolcetti mi ispirano tantissimo.
    Baci

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  18. E qua mi pigli per la gola... irresistibili!!!!

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  19. Alice, sto sbavando!😋😋 Le tue zoccolette sono stratosferiche, di una golosità pazzesca! Ho appena salvato la ricetta, perché e da non perdere! Super brava😍
    Baci,
    Mary

    P.S. Anche qui tra gli orsi, "zoccoletta" ha lo stesso significato😉

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  20. WOW!!! non le conoscevo, ma sono davvero libidinose!!!!

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  21. Il nome è ambiguo lo ammetto, anche qui si usa questo termine :-) ma devo dire che non mi interessa molto, devono essere favolose Con la nutella poi mamma mia, io ci dovrei stare attenta perchè me le magnerei tutte :-) un bacione grande!

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  22. Anche dalle mie parti quel termine significa la stessa cosa ma questi dolci non ce li abbiamo...vorrei proprio allungare una mano e rubartene uno come coccola post cena ^_*
    Buon inizio settimana Alice <3

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  23. hai ragione sono il perfetto food porn, belle e golose! allungherei una mani per rubartene un paio.

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  24. Io sono di Roma, conoscevo il termine ma non queste golosi dolcetti. Mi segno la ricetta. Un bacio e buona giornata.

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  25. Sono favolosi questi dolcetti, immagino che uno tira l'altro !

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  26. Anche a Padova il significato è lo stesso, ma non ne sapevo la provenienza. Etimologia a parte ne mangerei un vassoio intero!!!!

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  27. Da noi i Zoccoletti sono dei panini quadrati. Guarda te come è varia e variopinta l'italia! Queste sono proprio semplici semplici ma che bontà! Grazie per la spiegazione. :)

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  28. caspita che golosità! mi segno la ricetta perchè devo provarla!!

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  29. Non conoscevo questa storia Alice, davvero curiosa! Nomi a parte, mi sembra di una golosità estrema... ed anche se sono sempre a dieta voglio davvero provarla al più presto! un bacio!

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  30. Ciao Alice, ho vissuto qualche anno a Roma (che rimpiango molto) ma proprio non le conoscevo. Deliziose, come si fa a non mangiarle una dopo l'altra? Io non amo particolarmente il carnevale, ma i dolci di questo periodo sono .. strabilianti!! baci.

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  31. Hai toccato un pezzetto del mio cuore .. adoro Trilussa, troppo sottovalutato a mio parere, le zoccole romane invece non le conoscevo. È sempre un piacere leggere i tuoi post. Un abbraccio.
    Marina

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  32. Una vera goduria.....ma quanto sei brava!

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  33. Ciao, devono essere buonissimi.https://michelaencuisine.blogspot.it

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