Ogni giorno
per andare al lavoro, per mangiare,
per muoverci, per vivere,
noi compiamo una serie infinita di atti di fiducia.
Ci affidiamo agli altri,
al medico che ci cura,
al muratore che ha costruito la nostra casa,
al pizzaiolo che ci fa mangiare,
al pilota che ci deve portare lontano.
Diamo fiducia non perché lo vogliamo,
non perché davvero ci fidiamo,
ma perché non possiamo farne a meno.
E non è vero che la fiducia si dà solo alle cose serie,
spesso la fiducia si dà a tutto e tutti,
per obbligo,
perché la fiducia ci fa vivere.
E morire.
(A. Perissinotto)
Ultimamente aver fiducia sul cibo che troviamo posizionato sugli scaffali dei negozi è sempre più difficile. Anche se fortunatamente in Europa siamo più tutelati che in altri paesi. Sapete ad esempio cosa sono le aflatossine? Io non ne avevo mai sentito parlare, ma sono andata a documentarmi. Le aflatossine sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti o da altre muffe, sono altamente tossiche e sono state classificate tra i cancerogeni certi per l'uomo già dal 1993 dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. Le aflatossine non si vedono e non hanno alcun sapore, si sviluppano soprattutto sui cereali, sui legumi, sui semi oleaginosi come le arachidi, sulle spezie e sulla la frutta secca. Le muffe sui cibi non sono indicative della loro presenza, solo un serio controllo della filiera di coltivazione e produzione consente ai consumatori di essere certi di non correre rischi. L'Unione Europea ha introdotto diverse norme per ridurre al minimo la presenza di aflatossine negli alimenti. Ma al di fuori dell’Unione …?? I controlli non dipendono dai singoli, ma dai sistemi messi a punto dalle autorità per la sicurezza alimentare. Vi starete chiedendo perché questo improvviso interessamento da parte mia a queste muffe. Perché purtroppo ho letto che solo negli ultimi giorni l’Italia ha respinto alla frontiera, proprio per l’alto contenuto di aflatossine, pistacchi sgusciati provenienti dall’Iran, nocciole provenienti dall’Azerbaijan, arachidi provenienti dall’Egitto e mandorle con guscio provenienti dagli Stati Uniti. Lascio a voi i commenti e le conclusioni, io personalmente sono sempre più convinta della mia scelta di mangiare solo made in Italy, possibilmente seguendo il calendario delle stagionalità e ove possibile prediligendo la filiera corta. La grande qualità italiana, sarà sicuramente più cara, ma certamente più controllata oltre che notevolmente migliore di gusto. Volete forse mettere i pistacchi iraniani o turchi con il divino oro verde di Bronte?
Ingredienti
per 4 persone
350 gr di pasta corta
200 gr di zucca pulita
200 gr di ricotta di bufala
trito di pistacchi di Bronte q.b.
sale
Procedimento
Iniziate preparando la zucca, fatela a dadini e mettetela a stufare in una pentola con 50 ml di acqua, una volta morbida frullatela e mettetela da parte ad intiepidire. Nel frattempo mettete l’acqua per la pasta e portatela ad ebollizione. In una ciotola unite la ricotta alla crema di zucca (lasciatene da parte un pochino per guarnire i piatti). Io ho usato la ricotta di bufala che adoro, ma ovviamente è perfetta anche quella di pecora o la vaccina. Amalgamate bene la ricotta con la zucca frullata, aggiungendo 2 o 3 cucchiai di acqua di cottura. Scolate la pasta, versatela in una padella insieme con il condimento, e mantecate a fuoco moderato, aggiungendo ancora qualche cucchiaio di acqua di cottura per rendere il condimento più cremoso. Impiattate, guarnite ogni piatto con un paio di cucchiai della crema di zucca che avevate lasciato da parte e con abbondante trito di pistacchi di Bronte.
Buon appetito!
Buona vita
e alla prossima ricetta!
Anche io cerco il più possibile di stare molto attenta a ciò che compro da portare in tavola, prediligendo prodotti bio e a km 0...certo, ormai con tutto quello che si sente...c'è proprio da aver paura!
RispondiEliminaAdorabili queste tue cocottine, prendo nota...;)
Un abbraccio cara!
Un condimento gustosissimo!!!
RispondiEliminaTesoro hai ragione è sempre più difficile trovare prodotti sani e genuini e soprattutto italiani nei super mercati...bisogna stare attenti a tutti e che dire di questo piatto? Lo adoro pazzamente!!Bacioni,Imma
RispondiEliminaPochi ingredienti per un piatto speciale...mi piace!!!!!
RispondiEliminaBaci
Anche io utlimamente faccio molta attenzione a quello che acquisto, se riesco a comprare dai produttori locali è meglio. Un piatto gustoso e oserei dire anche piatto unico! Un bacione
RispondiEliminaCiao Alice, condivido pienamente quello che scrivi. Anche io cerco di fare attenzione a quello che mangiamo e cerco di evitare tutto ciò che non è prodotto qui da noi, anche se a volte è difficile. A me piace utilizzare semi di lino, girasole... ma anche nei negozi bio trovo quasi solo cose prodotte extra-UE... non mi spiego come. Questa tua pasta mi attira moltissimo, adoro la zucca e proverò a farla.Baci!
RispondiEliminameravigliosa!!! leggere e di gusto . Splendide foto...insomma...STUPENDA!!!
RispondiEliminaL'etichetta e il made in Italy è la prima cosa che guardo e lo faccio con grande attenzione, proprio per evitare prodotti poco sicuri, fonte probabile di funghi e tanti altri patogeni.
RispondiEliminaUn primo piatto da leccarsi i baffi, mi piace molto l'abbinamento della zucca ai pistacchi. Baci
Che bella presentazione e bella e gustosa ricetta ^_^ Complimenti e buona giornata!
RispondiEliminaBuona! :)
RispondiEliminahttp://blog.giallozafferano.it/dolcisalatidielisabetta/
http://ilblogdielisabettas.blogspot.it
Questa pasta è divina, ci sono tre ingredienti che amo molto e che insieme stanno divinamente, complimenti. Un bacione e buona serata
RispondiEliminaNn potrei essere più d'accordo con le tue parole! W il made in Italy soprattutto a tavola!
RispondiEliminaQuesta pasta ha una marcia in più proprio x l'accuratezza nella scelta degli ingredienti!
Brava Alice 😘
Ogni volta che passo dal tuo blog mi viene fame...
RispondiEliminaUn bacio
Nuovo post sul mio blog!
Se ti va ti aspetto da me!
http://lamammadisophia2p16.blogspot.it
Cara Alice, eccomi di nuovo, ora la la brutta malattia è passata..
RispondiEliminaMi piace gustare i tuoi buoni dolci che sai creare e se anche virtualmente li sento buonissimi.
Ciao e buona serata cara amica con un forte abbraccio.
Tomaso
Anche io ormai scelgo made in Italy.. per i motivi di cui hai già parlato.. e anche per altri.. Gustosissima la tua pasta..la vorrei stasera per cena.. baciotti
RispondiEliminaTi do assolutamente ragione Alice e da gran consumatrice di frutta secca (pistacchi e arachidi in primis) non sai quante volte, sgisciandone qualcuno, mi sono posta il dubbio delle aflatossine. Il paradosso è che i nostri eccellenti pistacchi di Bronte li esportiamo tutti per poi importarne di qualità sicuramente inferiore. Idem per le mandorle :(
RispondiEliminama almeno per questa gustosissima pasta possiamo giocare tutto sul made in italy. un bacione, buona serata
Che buono Alice :)
RispondiEliminaBaci !
Come ti capisco Alice, io sono davvero preoccupata per la nostra sicurezza alimentare, sia dei prodotti che acquistiamo sia dei posti in cui andiamo a mangiare. Adesso (soprattutto dopo aver frequentato il corso ex rec) seleziono moltissimo, ad esempio sono davvero contro gli all you can eat e posti simili.. Vi prego fatemi spendere di più ma fatemi mangiare sano!
RispondiEliminaQuesta pasta è una vera coccola Alice e poi ho un legame fortissimo con la terra di Bronte, la mia tesi di laurea fu proprio incentrata sui fatti di Bronte del 1860. Un abbraccio forte!
Anche io da tempo ho fatto questa scelta, cibo locale per quanto possibile e di stagione, il cibo lo ingeriamo e si trasforma in quello che siamo, non possiamo chiudere gli occhi ed accettare le porcherie che ci propinano!!
RispondiEliminaBuonissima questa pasta Alice, delicata e morbida!!
Un abbraccio!!
una bella e raffinata ricetta con ingredienti italiani e pregevoli, un bacione
RispondiEliminaCondivido il tuo pensiero, una spesa attenta e selezionata dove deve prevalere il made in Italy, anche se restano molti dubbi sulla veridicità delle etichette e la provenienza reale dei prodotti....ma almeno riduciamo il più possibile i rischi!!!
RispondiEliminaUn'ottimo piatto di pasta, ricco e gustoso presentato con la tua immancabile raffinatezza!!!
Baci
Concordo con te sul promuovere la cultura del cibo made in Italy, i prodotti sono buoni e selzionati e i controlli sanitari italiani sono molto scrupolosi rispetto agi altri paesi. Interessante l'informazione che ci hai passato non l'avevo letta. Questo primo piatto è ricco di buoni ingredienti. Un abbraccio
RispondiEliminaConcordo in pieno e quando si ha un figlio da nutrire la fiducia spesso viene meno, cerco di stare attenta a quello che metto in tavola ma non è facile.
RispondiEliminaUn abbraccio.
non sapevo tutte queste cose, grazie!
RispondiEliminaLa tua pasta è davvero invitante, io adoro i pistacchi, me la segno
Concordo pienamente: solo filiera italiana. Questa cosa delle aflatossine mi è nota da tempo (ho uno zio microbiologo...). Bella ricetta, anche molto colorata
RispondiEliminaanche io sono per il made in Italy sarebbe bello adesso per esempio anche per cambiare comprare le fragole ma come leggo Spagna non riesco a comprarle anche se mi sarebbe piaciuto,basta però aspettare i tempi della natura,basta avere un pò di pazienza per gustare i prodotti al meglio del sapore ma anche sani e golosi,abbiamo appena finito di mangiare una pasta con la zucca,buona vero,felice pomeriggio
RispondiEliminaBellissima ricetta!!!!
RispondiEliminaIo sono esattamente come te e a fare la spesa ci metto i secoli !!!! Inutile dirti che la tua pasta mi piace da morire , vero ?!!!! Un abbraccio Alice
RispondiEliminaUn gran bel primo piatto
RispondiEliminaVeramente ci dobbiamo affidare solo a chi fa i controlli!
RispondiEliminaBello l'abbinamento, anche cromatico, tra zucca e pistacchi, quelli di Bronte, ovviamente :-)
Fabio
Che primo piatto goloso, la zucca mi piace molto in tutte le ricette, e il tuo abbinamento con la ricotta lo trovo proprio stuzzicante e da provare :-P
RispondiEliminabuona giornata ^__^
Non conoscevo le aflatossine. Cerco anch'io di seguire la stagionalità dei prodotti, per quanto riguarda alcuni prodotti vado da negozianti di fiducia che seguono una filiera corta, anzi cortissima direi "made regione Lazio". Tuttavia amante e curiosa di alcuni piatti etnici, acquisto anche alcuni ingredienti esteri della grande distribuzione.
RispondiEliminaChe dire della tua pasta, mi piacciono tutti gli ingredienti.
Ma che bel piatto caldo e pieno d'amore, oltre che di gusto e conoscenza! Bellissima spiegazione per chi si avventura a fare la spesa non badando assolutamente alla provenienza di ciò che compra. Un bascione e buon fine settimana
RispondiEliminaottima pasta, ottima le creuset, ottima riflessione, sempre bene tenersi informati approdofondire, grazie della dritta, baci
RispondiEliminaCerto che questa cosa è piuttosto inquietante. Questa volta è andata bene perchè li hanno bloccati ma chissà quante volte non succede. Io sinceramente ho sempre il dubbio su quello che compro. Se c'è scritto che è di produzione italiana siamo sicuri che sia vero? potrebbe succedere che un'azienda italiana compri roba dall'estero e poi la venda come italiana?
RispondiEliminaHai toccato un tasto veramente molto dolente... Pure io mi pongo spesso queste domande e ... mi godo il tuo ricco piatto di pasta che è meglio! Un abbraccio
RispondiEliminawow ottima! e ottima presentazione, complimenti!
RispondiEliminaCara Alice, che argomentone la fiducia! Ci sarebbe tanto da dire, applicato in diversi campi... io ho imparato ad alzare sempre di più le antenne, con ogni cosa, ma è pur vero che non si può vivere sempre sulla difensiva ed è bello lasciarsi andare, quando l'istinto ci dice di sì... ed è anche il motivo per cui negli anni non si mollano alcuni blog, perchè "sicuri"! ;-)
RispondiEliminaAdoro le cocotte colorate, ancora prima di gustare il buon contenuto si mangia allegria con gli occhi!
Concordo con il discorso che hai fatto! Bisogna stare attenti a tutto ciò che si mangia! Ci vorrebbe un orticello per prodursi le verdure dopo aver fatto analizzare il terreno!
RispondiEliminaIo cerco di stare attenta su tutto, la mia paura più grande è: chi mi dice che è biologico e a km zero?
Speriamo di fidarci delle persone giuste!
Ottimala tua pasta con zucca, ricotta di bufala e pistacchio di Bronte!
Anche io la preparo spesso così, sono una superfan della zucca e ne ho sempre una scorta nel mio freezer!Buona domenica e scusa il poco tempo che ho da dedicare al blog!
RispondiEliminaHai ragione, non si sa più cosa mangiare...Questa pasta è davvero deliziosa e invitante, le foto sono bellissime. Un abbraccio
RispondiEliminaUn piatto davvero appetitoso! Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie a tutti!
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