27 maggio 2020

Plum cake salato al doppio yogurt ... sofficissimo!


E la notte si riempirà di musica,
e le preoccupazioni, che infestano i giorni,
leveranno le tende
e scivoleranno via in silenzio

(H.W. Longfellow)


Non sempre le cose vanno come vorremmo, ma a volte una situazione che apparentemente sembra negativa, potrebbe trasformarsi in un nuovo inizio, magari anche verso un orizzonte migliore. Io credo nella forza dei pensieri positivi. Mai restare intrappolati nell'illusione dell’assenza di risoluzione. Bisogna sempre cercare di trovare in noi lo spirito giusto per superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti, affrontando con coraggio ogni vicissitudine. Nella vita di tutti, alla fine, credo che l’ingrediente segreto sia proprio il coraggio. Il coraggio di affrontare il dolore e la paura, il coraggio di esprimere la nostra opinione sempre e comunque, il coraggio di affrontare le separazioni, il coraggio di ricominciare, il coraggio di affrontare i cambiamenti. Anche se a volte sono i cambiamenti stessi a mettere paura perché rappresentano un’evoluzione incognita, una metamorfosi che di fatto mette in movimento una serie di reazioni inaspettate. Niente è per sempre, tutto cambia e si evolve, il cambiamento è ineludibile, inarrestabile. Il nostro corpo, le relazioni affettive, il lavoro ... spesso il fato o una strana congiuntura astrale ci costringono a lasciare la nostra comfort zone e le nostre certezze, verso l’incertezza, ed ecco di nuovo il coraggio, necessario per rimettersi in gioco, ricollocarsi, reinventarsi a volte, o anche solo farsi apprezzare di nuovo. La vita sa essere ironica, beffarda, a volte persino grottesca, ma la certezza è che, per quanto ci ostacoli, sarà sempre meravigliosa da vivere. Perché il cambiamento avviene, ci scuote, e si ripercuote in noi, ma ci rende anche straordinariamente carichi, positivi, energici, fiduciosi … finché ognuno di noi farà il meglio di quello che può con le risorse che ha, per il luogo nel quale vive, per le persone che lo circondano, con le energie e le conoscenze che ha.


19 maggio 2020

Crostata con confettura di frutti di bosco ... con la frolla più facile del mondo e senza burro !


Il futuro è molto aperto
e dipende da noi, da noi tutti
Dipende da ciò che voi e io
e molti altri uomini fanno e faranno
oggi, domani e dopodomani. 
E quello che noi facciamo e faremo 
dipende a sua volta dal nostro pensiero
e dai nostri desideri, dalle nostre speranze
e dai nostri timori. 
Dipende da come vediamo il mondo
e da come valutiamo 
le possibilità del futuro che sono aperte.

(Karl Popper)


Mi manca la mia vita … mi manca tutto, tutto quello che era normalità, dalle passeggiate in serenità tra il vociare allegro dei bimbi, alle cene al ristorante con mio marito, dalle serate a teatro alle visite ai musei, dallo shopping con mia figlia all'aperitivo con le amiche, per non parlare dei viaggi … riflettendoci, non mi interessa più di tanto questa riottenuta “libertà” di muovermi ed incontrare, quando quello che realmente mi manca è la serenità con cui vivevo prima le mie giornate. Serenità che, per ora, verrà inevitabilmente sostituita dall'ansia e dalla diffidenza …. E poi mi mancano gli abbracci, le strette di mano, salutarsi con un bacio, le chiacchiere il sabato mattina al mercato,  i sorrisi dei passanti, le tavolate stretti stretti a ridere e a scherzare con gli amici … Sono italiana e noi, per natura, indole e cultura, siamo portati ad abbracciare, toccare, stringere gli altri, siamo  abituati a vivere lo spazio in maniera ravvicinata ... questo virus ci obbliga a snaturarci e sarà dura abituarsi. Quanto sarà strano sfuggire ad un abbraccio o ad una semplice stretta di mano, e come spiegheremo ai nostri bimbi che non dovranno abbracciarsi con i loro coetanei all'asilo o scambiarsi giochi o darsi baci. Non mi spaventa l’oggi, ora siamo tutti proiettati ad uscire e a reagire, e abbiamo la guardia alta, ma dopo questi mesi di isolamento sociale forzato, che ha indubbiamente impattato in maniera molto forte sia emotivamente che psicologicamente sul nostro tessuto familiare, sociale e lavorativo, essendo di fatto già tanto provati, come reagiremo a lungo termine? Cosa succederà tra due mesi e se dovessero diventare quattro o sei? Quanti di noi abbasseranno la guardia? … Il futuro incerto rende i miei pensieri cupi e quando questo accade, mi rifugio in cucina ed in mezzo a tante incertezze ho scelto di infornare una certezza, il più classico dei classici tra i dolci, una crostata farcita con semplice confettura. Ma con una pasta frolla all'olio facilissima da fare, velocissima, che non ha bisogno di riposo in frigorifero, di una friabilità unica. Una frolla versatilissima con cui potrete realizzare tantissime ricette golose!


14 maggio 2020

Torta alta alle fragole ...sofficissima e senza burro!


La più grande difficoltà nasce
non tanto dal persuadere la gente
ad accettare le nuove idee
ma dal persuaderli ad abbandonare le vecchie

(John Maynard Keynes)


Forti emozioni contrastanti, abitudini annullate e trasformate, futuro incerto sotto vari aspetti… questo virus ha intaccato e distrutto le nostre consuetudini e le nostre certezze, ci ha privato improvvisamente della maggior parte di ciò che davamo per scontato, ci ha palesato la vacuità dei beni materiali, ci ha fatto riscoprire l’essenziale, ci ha costretto sotto molti punti di vista ad un salto indietro nel tempo. Molti dicono che ne usciremo migliori, come umanità non credo…come individualità…forse qualcuno, ma sicuramente ne usciremo tutti con le “ossa rotte”, chi più chi meno. Ne usciremo “diversi” perché dimenticare sarà difficile, certe immagini le porteremo per sempre dentro di noi. Mi auguro, però, che almeno quelli di noi che per mestiere parlano in un megafono alla nazione, ne escano, non dico più saggi, ma almeno più concreti e razionali. Ora più che mai, la realtà quotidiana va intrisa di fatti e di valori, intessuta di piccole azioni che possano testimoniare l’orientamento di un pensiero, azioni e parole che diano potere ad una idea. Purché questa, però, si agganci concretamente alla realtà. Alla fine sono le idee che cambiano il mondo, il nostro futuro prossimo in questo caso, ma solo quelle che con il mondo sanno trovare un collegamento concreto e costruttivo, solo quelle che possono incidere fattivamente sulla realtà. Se un’idea non è concretamente realizzabile, non è un’idea … è solo propaganda. Dobbiamo tornare a vedere la realtà nella sua unicità, dobbiamo riscoprire la meraviglia della nostra terra, dobbiamo aiutare ed aiutarci, magari iniziando a mangiare non solo italiano, ma il più possibile cibo della nostra regione. Oggi, per esempio, con delle splendide fragole di Terracina le cosiddette “favette”, ho preparato questo dolce sofficissimo e profumato… una vera delizia! 


6 maggio 2020

Pizza bianca "scrocchiarella" con farina senatore Cappelli


La vita è fatta di piccole felicità insignificanti
simili a minuscoli fiori
Ogni giorno succedono piccole cose
tante da non riuscire a tenerle a mente
né a contarle
e tra di esse si nascondono
granelli di una felicità appena percepibile
che l’anima respira
e grazie alla quale vive

(B.Yoshimoto)


Mi sembra di vivere in un tempo indefinito, in una strana realtà parallela con giornate tutte uguali, dove è facile confondere il martedì con la domenica. Mi sento più spettatore che attore in questa anomala realtà, chiusa come sono nel microcosmo della mia casa, il luogo dove tutto accade: la consueta vita familiare, le riunioni di lavoro, le lezioni universitarie di mia figlia, il tempo libero, gli incontri virtuali con le amiche ... Una nuova realtà che, vista dalla finestra, mi preoccupa, a volte mi commuove, spesso mi spaventa.  Avevo accettato mentalmente, ormai da tempo, di convivere con il rischio terrorismo, d’altronde difficile non pensarci se vivi a Roma e passeggiando in centro lo fai tra i militari armati fino ai denti, ma mai mi sarei immaginata di dover vivere una pagina di storia apocalittica … una pandemia globale, in cui quelle rare volte che esco da casa, e solo per fare la spesa, mi sento un tributo che parte per gli Hunger Games! Comunque, siamo giunti alla cosiddetta fase due. Comprendo la necessità, dal punto di vista sociale, di permetterci di cominciare a pianificare una vita, che purtroppo per parecchi mesi non sarà certo come quella di prima. Ma, sinceramente, mi preoccupa molto questa seconda fase, mi preoccupa la prontezza del territorio e l’autoregolamentazione degli italiani. Quanti di noi saranno in grado, per tutto il lungo percorso di questa maratona, di rispettare le regole senza aver voglia di cedere? Mi dispiace, non è certo nel mio stile, ma in questa particolare situazione non riesco ad essere ottimista. Vedo un po' troppa gente in giro, comincio a vedere lassismo e menefreghismo e per assurdo soprattutto ai poli opposti della vita: nei giovani e negli anziani. Motivazioni evidentemente diverse li spingono, ma il risultato catastrofico li potrebbe unire … travolgendo nel mentre tutti noi. Invece, in questa seconda fase, servirebbe - da parte di tutti noi – tanta prudenza, senso di responsabilità e buonsenso, sia per proteggere la nostra salute che quella degli altri. Purtroppo, dobbiamo farcene una ragione, nulla è più come prima, tutto è straordinario, perché nulla è stato mai affrontato. La riavremo la nostra vita, ne sono certa, ma se la rivogliamo proprio come prima, allora dobbiamo essere prudenti ed avere pazienza, un passo alla vota senza fretta. Dobbiamo accettare che le priorità sono cambiate per tutti, questo è il momento delle piccole cose, delle piccole gioie, ma anche dei grandi valori, della solidarietà. L’idea più bella, il valore più alto, il proposito più nobile, devono trovare la forza di esprimersi nella vita quotidiana con piccoli gesti concreti. Piccole azioni che testimoniano il nostro essere popolo, il nostro essere uniti nel tentativo di esorcizzare la paura e di sconfiggere al più presto il nemico comune.