5 marzo 2019

Mignozzoli abruzzesi all'anice


Mi metterò una maschera da
Pulcinella
e dirò che ho inventato la
mozzarella.
Mi metterò una maschera da
Pantalone,
dirò che ogni mio starnuto vale
un milione.
Mi metterò una maschera da
pagliaccio,
per far credere a tutti che il sole è
di ghiaccio.
Mi metterò una maschera da
imperatore,
avrò un impero per un paio d’ore
e per voler mio 
dovranno levarsi la maschera,
quelli che la portano 
ogni giorno dell’anno
E sarà il carnevale più divertente,
veder la faccia vera 
di tanta gente.

(Gianni Rodari)


In questi ultimi giorni di Carnevale, non è ancora il momento di pensare alla dieta, è invece il momento di goderci le golose delizie legate a questa festa, quindi seppelliamo i sensi di colpa e iniziamo a friggere! Tra tutti i dolci carnevaleschi le castagnole, queste piccole sfere dall’interno soffice e profumato, sono a parer mio in assoluto le più facili e veloci da realizzare e da far sparire! Ogni famiglia ha la sua ricetta, tramandata di madre in figlia, ogni regione ha le sue varianti e ogni nome in dialetto è sempre magico ed evocativo di allegria e golosità, come solo il carnevale sa regalare. Questo sfizio, per lo più fritto e zuccherato, ha origini antiche, sembra infatti risalire al ‘700, infatti in un manoscritto dell’epoca, trovato da Italo Arieti negli Archivi di Stato della città di Viterbo, sono presenti in ben quattro ricette diverse di castagnole. A proposito di ricette tramandate dalle nonne, come sapete nelle mie vene scorre sangue abruzzese ed infatti quella che vi propongo oggi è proprio una delle ricette de quadernino di nonna Evelina, i Mignozzoli abruzzesi, delle sofficissime e profumatissime castagnole impastate con ricotta e anice. L’anice è uno dei miei profumi evocativi di casa e famiglia, delle mie estati da bimba nella grande villa dei nonni immersa nel verde. Non so di preciso se l’anice sia legato alle tradizioni culinarie abruzzesi, ma i semi di anice e il liquore all'anice erano molto utilizzati da mia nonna nei dolci.



Ingredienti
Per circa 60 pezzi

400 gr di farina 00
4 uova bio
250 gr di ricotta di pecora 
120 gr di zucchero semolato
100 ml di latte fresco
20 ml di liquore all'anice
semi di anice q.b.
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Inoltre
olio di semi di arachide
zucchero semolato


Procedimento
In una ciotola lavorate la ricotta con lo zucchero ed un pizzico di sale, fino a ridurla in crema. Aggiungete le uova, il liquore ed i semi d'anice. Amalgamate bene, poi unite la farina setacciata con il lievito ed amalgamate ancora fino a formare un composto non troppo sodo.  Coprite la ciotola con della pellicola trasparente e mettete in frigorifero (da un minimo di 20 minuti al massimo di 5/6 ore). Scaldate in un pentolino profondo, dal fondo spesso, abbondante olio d'arachide insieme ad uno spicchio di mela (assorbirà parte dell'odore della frittura). Una volta raggiunta la temperatura ideale di 180° (se non avete il termometro adatto, immergete un bastoncino di legno nell'olio caldo, sarà alla temperatura ideale quando tutto intorno gli si formeranno delle bollicine) iniziate a friggere. Prendete l'impasto poco per volta e formate delle palline servendovi di due cucchiaini oppure di una sac à poche. Lasciatele cuocere qualche minuto, pochi pezzi per volta. Man mano che le castagnole saranno pronte, scolatele bene e passatele prima su carta assorbente da cucina e poi immediatamente dopo rotolatele nello zucchero semolato. Così come tutti i fritti, anche i Mignozzoli danno il meglio appena preparati, ancora tiepidi o al massimo a distanza di poche ore dalla realizzazione. 
Buon appetito!





Buona vita
e alla prossima ricetta!





20 commenti:

  1. Cara Alice, ma che belli e buoni sono questi mignozzoli , vuoi finire bene la domenica, complimenti.
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Anche a me piace l'anice e questa frittella deve essere deliziosa ^_^
    Un bacio e buon inizio di settimana

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  3. Ahhhhh che meraviglia devono essere. Io adoro l'anice, come dici tu evoca ricordi di casa. Ho preso da mia nonna, anche lei lo amava e lo metteva sempre nella sua ciambella. Non avevo mai pensato ad usarlo nelle castagnole.

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  4. Golosissimi, con il tocco del liquore all'anice mi piacciono molto!!

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  5. Queste non le conoscevo sai? l'anice mi piace molto dovrò provarle il prossimo anno. Buon inizio settimana

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  6. Che delizia: buonissimi e bellissima presentazione, un abbraccio!

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  7. Anche a me piace molto l'anice; il profumo e il sapore. Sono bellissime le tue castagnole o mignozzoli ... i nomi sono molteplici ma la golosità è unica. Buon inizio di settimana

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  8. Anche queste sono deliziose. Sei super con le frittelle. Tanti baci cara Alice

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  9. Super golosi ed io adoro l'anice. Buona settimana baci.

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  10. nonostante sia abruzzese, questi dolci di carnevale davvero non li avevo mai sentiti. che golosa scoperta, devono essere una tira l'altra quelle palline :) un bacione tesoro, buona settimana

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  11. Ma dai, io non sapevo che nelle tue vene scorresse sangue abruzzese. Io sono abruzzese anche se vivo in Lombardia ma la mia famiglia e' tutta in Abruzzo! "mignozzoli" sai che non lo avevo mai sentito?! L'anice mi ricorda la mia nonna materna: lo adorava e da lei non mancavano mai le caramelline all'anice. Che bei ricordi! Ed evviva le castagnole o i mignozzoli!

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  12. le ricette del cuore, delle nonne, dei quadernetti hanno sempre un fascino incredibile su di me!!! <3

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  13. Adoro il profumo dell'anice ad ha accompagnato anche i ricordi della mia infanzia legati al carnevale..non sai che darei x fare l'assaggio di questi dolcetti :-P

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  14. Sono rimasta a bocca aperta davanti a queste piccole meraviglie perfette. Poi c'è la ricotta, le frittelle alla ricotta le adoro (le ho fatte anche ieri) e chissà che aroma con il liquore all'anice. Un bacio

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  15. Vero per carnevale non bisogna pensare alla bilancia e gradire questi mignozzoli al profumo d'anice

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  16. Che bello, non conoscevo la storia e la tradizione di queste castagnole perfette e golose...e chissà che buone, solo a vederle fan venire una fameeeeee.... <3
    Buon fine settimana mia cara

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  17. L'anice qui in Abruzzo è spesso presente nei dolci Alice, credo sia proprio un ingrediente tipico a tutti gli effetti. Queste dolci sfere sono meravigliose e il profumo arriva fin qui...Le ricette delle nonne sono straordinarie!
    un abbraccio,
    Mary

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