Mio marito è nato a Napoli, e tutti gli anni da quando ci siamo sposati a Pasqua ho sempre preparato il casatiello per farlo contento. Per mia madre, invece, non è Pasqua se sulla tavola imbandita non c’è la pizza al formaggio umbra, da mangiare rigorosamente con il salame corallina. Lei mi racconta che quando era bambina il sabato prima di Pasqua, dopo lo scioglimento delle campane, la sua mamma insieme alle altre donne del paese portavano le pizze dal sacerdote che le benediceva. La pizza con quel buon profumo di formaggio pecorino, veniva poi consumata insieme alle uova sode e al salame corallina con tutta la famiglia nella colazione del giorno di Pasqua. Quest’anno, per la prima volta, ho abbandonato il mio classico casatiello e ho preparato, per far contenta mia madre, una favolosa pizza al formaggio grazie alla mitica ricetta di Paola Lazzari. Prima di farla vi consiglio di andare da Paola e Ornella a leggere il post, è dettagliatissimo e pieno di consigli utilissimi. Questa che vedete è la mia prova della scorsa settimana, come vi ho detto quando ho ospiti non porto mai nulla in tavola che io non abbia preventivamente provato, assaggiato e "vistato". Ieri invece ho infornato quella per la domenica di Pasqua. Se volete farla, è adattissima anche per Pasquetta, siete ancora in tempo, Paola dice che deve rimanere 3 o 4 giorni ferma a insaporirsi! Ora vi saluto e mi vado a rintanare in cucina, come sapete ho 12 persone a pranzo domenica, e ho tantissime cose da fare... compresi due dolci uno per i grandi e uno per i bambini :)) Adoro coccolare i miei ospiti di tutte le età!
30 marzo 2013
Pizza di Pasqua al formaggio
Mio marito è nato a Napoli, e tutti gli anni da quando ci siamo sposati a Pasqua ho sempre preparato il casatiello per farlo contento. Per mia madre, invece, non è Pasqua se sulla tavola imbandita non c’è la pizza al formaggio umbra, da mangiare rigorosamente con il salame corallina. Lei mi racconta che quando era bambina il sabato prima di Pasqua, dopo lo scioglimento delle campane, la sua mamma insieme alle altre donne del paese portavano le pizze dal sacerdote che le benediceva. La pizza con quel buon profumo di formaggio pecorino, veniva poi consumata insieme alle uova sode e al salame corallina con tutta la famiglia nella colazione del giorno di Pasqua. Quest’anno, per la prima volta, ho abbandonato il mio classico casatiello e ho preparato, per far contenta mia madre, una favolosa pizza al formaggio grazie alla mitica ricetta di Paola Lazzari. Prima di farla vi consiglio di andare da Paola e Ornella a leggere il post, è dettagliatissimo e pieno di consigli utilissimi. Questa che vedete è la mia prova della scorsa settimana, come vi ho detto quando ho ospiti non porto mai nulla in tavola che io non abbia preventivamente provato, assaggiato e "vistato". Ieri invece ho infornato quella per la domenica di Pasqua. Se volete farla, è adattissima anche per Pasquetta, siete ancora in tempo, Paola dice che deve rimanere 3 o 4 giorni ferma a insaporirsi! Ora vi saluto e mi vado a rintanare in cucina, come sapete ho 12 persone a pranzo domenica, e ho tantissime cose da fare... compresi due dolci uno per i grandi e uno per i bambini :)) Adoro coccolare i miei ospiti di tutte le età!
Buona Pasqua
Auguro a tutti coloro che passano
nella mia cucina virtuale
e alle loro famiglie
una Pasqua piena di gioia e serenità !
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27 marzo 2013
Tortine alla vaniglia con spremuta d'arancia
Non so dalla vostre parti, ma Roma ha avuto un week end di tregua dal freddo e dalla pioggia, due giorni di sole tiepido, un accenno di primavera che purtroppo sembra già finito. Noi ne abbiamo approfittato e sabato abbiamo fatto un salto al mare per comprare delle piante nuove per il giardino, purtroppo una delle siepi si è completamente seccata durante l’inverno, il proprietario del vivaio di zona ci ha consigliato delle piante di viburno. Non siamo esperti per cui ci siamo fidati, abbiamo solo scelto di prenderle già abbastanza grandi così che in un paio di mesi ci creino la siepe. Qualche esperta di giardinaggio mi sa dare dei consigli? La scelta è stata giusta? Al mare non c’era nessuno e non era certo temperatura da spiaggia, ma quel posto noi lo adoriamo sempre e che fatica dover ripartire per tornare in città. Non vediamo l’ora che arrivi stabilmente la bella stagione per rifugiarci li appena possiamo. Questa mattina vi lascio dei dolcetti veloci, molto soffici e profumati, delle tortine perfette per la prima colazione o la merenda.
24 marzo 2013
Garganelli al ragù di festa con zafferano e mandorle
Pasqua si avvicina ed io non so ancora cosa preparare per il pranzo della domenica e del lunedì, ma inizio a fare le prove. E già perché io non sono proprio normale. La maggior parte delle persone sane di mente, quando hanno ospiti usano cucinare i propri cavalli di battaglia o quantomeno pietanze sicure, ricette fatte e rifatte insomma in tre parole andare sul sicuro. Io no! Io voglio preparare sempre cose nuove, ma visto che non sono troppo pazza da cucinarle per la prima volta direttamente agli invitati, le provo nelle settimane precedenti con le mie cavie che dolcemente sopportano me e i miei esperimenti, anche quelli mal riusciti che sul blog ovviamente non arrivano. E voi? Che tipi siete, fate le prove o andate sul sicuro? In questi giorni tra passeggiate nel web, riviste e libri da sfogliare sto trovando un sacco di ricette carine. Quella che vi propongo oggi, è stata molto apprezzata dalle mie cavie e ha passato anche il mio giudizio che è sempre severissimo su ciò che cucino. L’ho trovata su un numero di Cucina Moderna di un po’ di tempo fa e potrebbe essere adatta anche per le prossime feste. Che ne dite?
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19 marzo 2013
Biscuit artisanal
Adoro biscottare e adoro comperare formine varie, ne ho un cassetto pieno! Un giorno, gironzolando per il web, ho visto in un blog questo timbro ... ed è stato amore a prima vista! Lo desideravo, ma non riuscivo a trovarlo e poi un giorno il mio dolce maritino è tornato a casa con questo piccolo pacchetto :) E così per inaugurare il mio nuovo timbro per biscotti artisanal, ho scelto dei frollini al cioccolato di Patrizia semplicemente deliziosi. Una frolla al cacao super malleabile, ha ragione Lei quando dice che sembra quasi di avere tra le mani la plastilina con cui giocavamo da bambine! Biscotti semplici, ma golosi. Adatti per la colazione e la merenda o da sgranocchiare in un momento della giornata in cui vi sentite bisognose di una dolce coccola. Fatene tanti perchè spariscono in fretta!
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15 marzo 2013
Bon bon salati al formaggio con sorpresa di olive e impanatura di noci
Piove! Senti come piove!
Madonna come piove! Senti come viene giù!
Piove! Senti come piove!
Madonna come piove! Senti come viene giù!
Hai visto che piove?
Senti come viene giù!
........
Madonna come piove! Senti come viene giù!
Piove! Senti come piove!
Madonna come piove! Senti come viene giù!
Hai visto che piove?
Senti come viene giù!
........
Non ne posso più di pioggia, vento, grandine, questa settimana a Roma ha fatto di tutto ed io invece vorrei un pò di sole, qualche accenno di primavera.Ma lo sapete che, anche se meteorologicamente parlano non sembra, tra un pò è Pasqua? E si che lo sapete, io invece me ne sono resa conto solo l’altro giorno e ho cominciato a scartabellare libri, sfogliare riviste e a gironzolare accanitamente nei vostri blog nella disperata ricerca di idee. Non so voi cosa farete, ma io devo organizzare il pranzo di Pasqua per 12 persone e quello di pasquetta per 8 e non ho idee! Help !! Il problema è che, non so perché, ma quando si va a pranzo da una foodblogger ci si aspetta di più e io ho sempre paura di deludere le aspettative delle persone a cui voglio bene. Capita anche a voi? Intanto un’idea semplice, ma molto sfiziosa per accompagnare un aperitivo ve la lascio oggi, poi vedremo che altro partorirà il mio cervello !
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13 marzo 2013
Muffin salati con pomodorini secchi e olive taggiasche
Le olive taggiasche sono una varietà di olive tipiche italiane, in particolare della Liguria. Infatti, il nome "taggiasco" deriva da Taggia, una suggestiva località medievale in provincia di Imperia. Ed è proprio in questa cittadina che le olive taggiasche sono state importate dai monaci di San Colombano provenienti dall'isola monastero di Lerino. Gli innesti di oliva taggiasca furono nei secoli diffusi in tutta Italia, sebbene la coltivazione maggiore sia sempre rimasta nella provincia di Imperia. Le olive taggiasche si presentano di diversi colori, variano dal verde al nero, attraversando sfumature di marrone. La principale caratteristica di questa varietà di olive è il sapore fruttato e dolciastro e anche piuttosto leggero e delicato. Un aroma molto piacevole che le rende indicate per la preparazione di numerosi condimenti. Sono ottime per essere utilizzate semplicemente come antipasto, abbinate a salumi e formaggi, oppure tritate e usate per bruschette e crostini. Per quanto riguarda i primi piatti, le olive taggiasche possono essere tagliate a rondelle e unite a del semplice sugo di pomodoro, oppure con l'aggiunta di tonno o pesce in genere, a seconda delle vostre preferenze. Si accoppiano bene sia con la carne che con il pesce, in bianco o con il pomodoro. Inoltre, sono un ottimo ingrediente per le insalate estive. Io ho voluto utilizzarle in questa ricetta di muffin salati dove la loro presenza conferisce ad ogni boccone un gusto unico.
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8 marzo 2013
Torta di rose alla Nutella
Ballata delle donne
Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, ti prendo per mano.
Edoardo Sanguineti
Eva è venuta dopo Adamo. La donna è nata da una costola dell’uomo, ecc.ecc. Se interroghiamo la storia, il mito, la leggenda, l’universo è uomo. Se leggiamo la “Ballata delle donne” di Edoardo Sanguineti l’universo finalmente è donna. Oggi 8 marzo ho voluto pubblicare questo suo componimento in cui emerge centrale la figura della donna come un microcosmo di energie in grado di animare da sempre e per sempre il nostro pianeta. Figlia, madre, nuora, sorella, amica, la donna è costantemente impegnata in una lotta. Eppure la sua battaglia è silenziosa, non impugna le armi, perché “femmina penso, se penso la pace”. Il sudore di donna è acqua e concime per la terra sterile. Sanguineti riesce in maniera singolare a costruire un discorso alla fine del quale convince il lettore che il motore del mondo indossa la gonna e che la donna è il rifugio sicuro e il porto da cui ripartire. Ella è semplicemente, ma non banalmente, l’umano.
E per voi amiche mie, invece di un ramo di mimosa, voglio lasciare oggi un bocciolo di rosa goloso con l'augurio che la vostra vita non conosca mai discriminazioni, violenza e soprusi e che gli uomini che vi staranno accanto, per tanto o per poco, in amicizia o in amore abbiano sempre rispetto per l'umano meraviglioso microcosmo che siete!
7 marzo 2013
Pane di grano duro senza impasto ... veloce e facilissimo!
Tutti i ragazzi fanno sport e quasi tutti, come dice mia madre, fanno sport normali: nuoto, calcio, danza, judo ecc. Mia figlia invece non fa uno sport...mia madre direbbe normale, io dico usuale. Quando aveva sei anni ha voluto essere iscritta a danza classica, era bellissima con il tutù rosa, ma evidentemente piaceva solo a me visto che l’amore per il ballo è durato solo un anno! A sette anni decidiamo di mandarla a nuoto e li miracolosamente resiste per 5 anni. Poi si torna alla danza, ma moderna questa volta e resiste due anni, poi un anno sabatico di riflessione su quello che voleva fare ( ma vi rendete conto del caratterino, l'unica cosa che non ha mai mollato è stato lo sci!!) e poi l’anno scorso torna a casa e mi dice: “ mamma ho deciso, mi iscrivo a scherma, ma non quella sportiva con il fioretto, mi iscrivo a scherma storica” Ora non so voi, ma io prima di quel momento, di scherma ne conoscevo solo un tipo e non sapevo neanche che esistesse un disciplina del genere, invece ho scoperto un mondo affascinante. Nelle Accademie della Scherma Storica si pratica la scherma tradizionale in base ai programmi didattici sviluppati attraverso uno studio approfondito e rigoroso dei trattati scritti dai Maestri d’Arme vissuti dal 1200 al 1920. Tutte le armi sono precise repliche di quelle originali, uguali in lunghezza, peso e bilanciamento. E vi posso assicurare che mi fa un certo effetto vedere mia figlia (è alta 1.60 e pesa 48kg) combattere con una spada a due mani , cioè una spada di tipo tardo medievale, lunga tra i 110 e i 150 centimetri e pesante tra un 1,5/2,5 kg. Fatevi due conti e immaginate la scena… Eppure ormai pratica questo sport a livello agonistico e domenica scorsa ha partecipato alle sue prime gare regionali, non ha raggiunto il podio, ma io sono estremamente orgogliosa di lei, perché ha combattuto bene, lealmente e ha comunque superato il primo girone. Brava amore di mamma! Alle prossime andrai ancora meglio! Però con voi sarò sincera fino in fondo, a lei non lo direi mai, anche se protettissima da tutte le misure di sicurezza previste dal CONI, vederla combattere mi fa paura! Ma l’amore di una mamma è anche questo, tenersi dentro e ben nascosti certi sentimenti perché mai dobbiamo in nessun modo tarpare le ali ai nostri figli. Non credete? Ed ora basta chiacchiere e veniamo alla ricetta di oggi. Pensavate che mi stessi dimenticando eh? Stanca e rimbambita si ( ieri sono tornata in ufficio dopo 18 giorni e vi lascio immaginare quello che ho trovato!) ma arrivare a dimenticarmi una ricetta giammai! Oggi più che una ricetta, vi lascio una tecnica. Un modo facilissimo per fare il pane nel giro di un paio d’ore. Metodo molto conosciuto tra le blogger, che io personalmente ho scoperto tanto tempo fa qui e che poi mi è tornato in mente rivedendolo pochi tempo fa da Simona . Per chi ancora non lo conoscesse provatelo e non vi pentirete e poi è perfetto per avere il pane fresco anche la domenica!
4 marzo 2013
Muffin al cioccolato di Nigella Lawson
Grazie ragazze, grazie di cuore, per i commenti e le mail che in questi ultimi 15 giorni avete inviato, mi siete state molto vicino, mi avete aiutato tantissimo, molte di voi forse anche inconsapevolmente. Stare bloccata ferma è stata dura, ma insieme a voi, alle vostre chiacchiere, ai vostri racconti, alle vostre ricette, il tempo è trascorso veloce e soprattutto mi avete distratto dai brutti pensieri che mi affollavano la mente. Ed ora, visto che tutto è finito meravigliosamente bene, mi è sembrato giusto preparare per tutte e tutti voi un dolcino goloso per ringraziarvi della vicinanza, della partecipazione e dell’affetto che mi avete dimostrato. Per voi i mitici muffin al cioccolato di Nigella, solo leggerissimamente modificati nella sostanza, ma molto nella forma semplicemente perchè adoro questo stampo!
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