Adoro le leggende, forse perchè sono delle favole per adulti ed io sono una romanticona, non so esattamente il motivo ma mi piace leggerle. Per caso in rete ho trovato questa del popolo Cherokee sulle fragole, l'ho trovata deliziosa e ho avuto voglia di condividerla con voi, ma se non vi interessa saltate e andate direttamente alla ricetta di questi muffin favolosi, morbidissimi e con le fragole che cotte nell'impasto gli danno quella giusta umidità e un sapore ........... non ve lo descrivere, provateli e raccontatemi!
La leggenda delle fragole (Cherokee)
Per i Cherokee all'inizio c'erano due mondi: quello dei cieli, chiamato Ga-lun-la-ti, e quello delle acque scure, che ricoprivano tutta la terra che noi conosciamo oggi, in cui vivevano le forze maligne. Il Ga-lun-la-ti, invece era popolato da animali, piante e uomini. Tutte le creature parlavano la lingua Cherokee e vivevano insieme in armonia. La Terra non era altro che un globo coperto di acqua dove vivevano pesci giganteschi e rettili. L'universo dei Cherokee si fondava sull'armonia e l'equilibrio. La luce era bilanciata dal buio, le cose virtuose e benigne erano bilanciate da quelle che si nascondevano nell'oscurità e fuggivano dalla luce. All'inizio non c'era il sole, ma un grande albero della vita, che cresceva al centro del Ga-lun-la-ti. Esso illuminava il mondo, così che si potesse vedere ovunque e irradiava la sua luce anche nel mondo oscuro delle acque. Il Creatore viveva sull'albero della vita da dove si prendeva cura delle piante e degli animali. Il Creatore conduceva una vita solitaria. Quando il suo lavoro fu completato, si sedette sull'albero della vita e ammirò il mondo intorno a lui e sotto di lui. A volte, però, si sentiva solo e desiderava una compagna, forse una figlia, che si potesse sedere accanto a lui alla sera e vedesse la sua creazione vivere e crescere. Così il Creatore plasmò una fanciulla la cui grazia e bellezza gli toccarono il cuore. Egli sapeva, però, che anche lei aveva bisogno di qualcuno con cui correre e giocare, così creò un uomo e insegnò ai suoi figli le cose che conosceva. Il Creatore presto si accorse che sua figlia rideva troppo e cantava troppo; parlava costantemente. Essa poneva moltissime domande: perché brillano le fronde dell'albero della vita? Chi ha creato il mondo dei cieli? Chi ha dato il nome alle piante?...Il Creatore continuava ad amarla, perché era sua figlia, ma questo parlare e chiedere in continuazione, cosa avrebbe potuto fare? Il Creatore aveva detto molte volte ai suoi figli di stare lontano dall'albero della vita e di non giocare nei pressi del suo tronco. Ma, come tutti i bambini curiosi, la prima donna volle scoprire perché suo padre aveva detto queste cose. Il primo uomo insisteva affinchè essa non si recasse all'albero, ma essa tutti i giorni avrebbe voluto scalare l'albero fino alle sue fronde più alte. Un giorno trovò un buco ai piedi del tronco e vi entrò cadendo così al di fuori del Ga-lun-la-ti. Quando il Creatore tornò a casa non trovò la prima donna. Allora chiese al primo uomo:”dov'è mia figlia?”. Il giovane uomo rispose:”Io le ho detto più di una volta di non entrare nel buco ai piedi dell'albero della vita, ma lei non ha voluto ascoltarmi!”. Il Creatore non sapeva cosa fare per evitare che sua figlia cadesse nel maestoso oceano. Allora convocò gli uccelli del cielo affinchè la prendessero evitando di farla annegare. Essi formarono così una specie di grossa e soffice coperta con le loro ali piumate, con la quale presero la prima donna. Tuttavia, dove avrebbero potuto posarla? Così, mentre volavano sulla superfice delle “grandi acque”, il capostipite di tutte le tartarughe disse: “qui!, mettetela sul mio guscio!”. Quindi gli uccelli discesero con la giovane donna, da quel momento conosciuta come “Sky-Woman”, e la posarono sulla superfice della sua nuova casa. Tuttavia non vi era abbastanza spazio, così la lontra si offrì volontaria e scese sul fondo del mare riportando in superficie del fango, il quale, dopo essere stato messo sulla schiena della tartaruga , cominciò a crescere diventando la terra che oggi conosciamo come “Turtle Island”. Il Creatore, però, sapeva che essa avrebbe avuto bisogno di più cose, quindi mandò sulla nuova terra le piante e gli animali, affinchè si prendessero cura di sua figlia. Mandò il cervo, il bisonte, l'orso, il coniglio e lo scoiattolo, per fornirgli cibo e abiti. Mandò anche le piante medicinali: il cedro, la salvia, la sanguinaria-canadensis, la quercia e soprattutto il tabacco. Mandò poi sulla terra molte altre cose per provvedere alla sua futura generazione: i Kituwah, i Cherokee. Quando la prima donna fu soddisfatta, il Creatore mandò il primo uomo ad aiutarla a curarsi della sua creazione. Il primo uomo e la prima donna erano ora marito e moglie. Erano felici e tutto andava per il meglio, ma, come in tutte le buone cose, il male si insinuò tra loro e cominciarono a discutere e litigare. Furono dette parole dure da entrambi e, alla fine, la prima donna raccolse le sue cose e partì. “Vado a cercare un nuovo posto dove vivere” disse al marito “ tu sei indolente e non mi presti mai attenzione!”. In breve tempo il primo uomo si pentì delle sue azioni e cercò di raggiungere la moglie per scusarsi. Tuttavia si rese conto di non poterla ormai raggiungere, e pregò il Creatore di aiutarlo: “rallentala, Creatore, affinchè possa dirle cosa essa significhi per me!”. Il Creatore chiese:”il tuo spirito è uno con il suo?”. Il primo uomo rispose:”ne abbiamo uno solo fin da quando siamo stati creati! Ne abbiamo uno solo da quando tu hai soffiato la vita in noi e ne avremo uno solo fino alla fine del tempo stesso!”. Toccato dalle parole dell'uomo, il Creatore intervenne. Vide la strada che la prima donna stava percorrendo e cominciò a far crescere delle piante ai suoi piedi per rallentarla. Da un lato crebbero le more selvatiche, dall'altro i mirtilli, ma lei continuò il cammino. Allora fece crescere i ribes, ma ancora, lei non si curò di essi e continuò il cammino. Il Creatore, però, sapeva di doverla rallentare a tutti i costi, così andò nel suo giardino, prese una manciata di piantine di fragole e le piantò sula terra. Quando atterrarono ai piedi della prima donna, cominciarono a crescere, fiorire e maturare. La prima donna si fermò a vedere gli splendidi rami e bacche della piantina di fragole, e si chinò per assaggiarne una. Appena mangiò la fragola dimenticò la sua rabbia e, preso un cestino, lo riempì velocemente e tornò verso il marito. Il primo uomo, intanto, si stava affannando per raggiungere la moglie e rimase sorpreso quando la vide tornare, e oh! Come batteva il suo cuore! Lei era sorridente! Lei mise la mano nel cestino, prese una fragola e la mise nella bocca del marito. Lui sorrise e ringraziò il Creatore. Presa la sua mano, la moglie lo condusse sul sentiero di casa, mangiando insieme le fragole lungo la via.
Ingredienti
per 8/10 muffin
80gr di farina 00
45 gr di fecola
75 g di zucchero
1 uovo
1 tazzina di latte (50 ml)
1 yogurt bianco (125 gr)
1 tazzina di olio (50 ml)
una bustina di vanillina
2 cucchiaini di lievito
200 gr di fragole
Procedimento
In una ciotola mescolate la farina setacciata con il lievito, la vanillina, la fecola e lo zucchero. In un’altra ciotola mescolate grossolanamente il latte, l'olio, lo yogurt e l’uovo . A questo punto unite i due composti, mescolate poco come sempre per i muffin e unite le fragole precedentemente lavate e tagliate a pezzi grossi. Versare l'impasto negli stampini da muffin. Infornare a 180° per 25 minuti circa. Sono ottimi come appena sfornati anche il giorno dopo.
Buon appetito!
Buona giornata
e alla prossima ricetta!
Sono perfetti questi muffin mia cara Alice, soffici e profumati, perfetti per la colazione.. ma anche per altri momenti della giornata! un bacione carissima
RispondiEliminanella ricetta siamo davvero in sintonia oggi!
RispondiEliminaAnche a me piacciono molto le leggende. A leggerle bene regalano sempre dei grandi insegnamenti. Ma quello che mi piace di più stamani sono i tuoi golosi e soffici muffins. Impazzisco per le fragole :D! un bacione, buona settimana
RispondiEliminaSi ... proprio una bella leggenda e i dolci sembrano ottimi... direi che abbiamo cominciato bene la giornata!
RispondiEliminaBellissima e ricca di spunti su cui riflettere la leggenda cara ma anche i tuoi muffin sono leggendari!!Che delizia!!Baci,Imma
RispondiEliminaBUONGIORNO ALICE ,QUESTI MUFFIN SONO UN INVITO A MANGIARLI PER QUANTO SONO BUONI , BRAVISSIMA COME SEMPRE E GRAZIE PER AVERCI RACCONTATO QUESTA BELLISSIMA LLEGGENDA....UN ABBRACCIO GRANDE.
RispondiEliminaciao Alice
RispondiEliminagrazie del racconto!!
e soprattutto grazie per questa bontà!!!!
bacio e buona settimana
Grazie di aver condiviso questo testo, Alice. E che dolcetti! Da provare assolutamente! A presto!
RispondiEliminaDeliziosi!!!
RispondiEliminaCiao cara anche io adoro le leggende e questa non la conoscevo ma la trovo davvero bella e romantica....
RispondiEliminaE tu l hai accompagnata con una vera golosità :) io ne mangerei subito uno!!!
Ti abbraccio forte
Caspita ma che bellissimo racconto.. hai fatto bene a condividerlo.. l'ho letto piacevolmente.. e mangerei anche queste tortine.. baci e buon lunedì .-)
RispondiEliminaCiao Alice, molto bella la leggenda delle fragole, grazie!!!
RispondiEliminaBelli e golosi anche i tuoi muffin, buonissimi con le fragole, bravissima!!!
Bacioni, a presto...
tra i muffin più buoni che ci siano!!!! un bacione
RispondiEliminami piacciono i tuoi post, mai scontati e tuttavia non impegnativi da leggere (come i miei, ahahha) e mi piacciono le tue tortine che in generale sono sempre così perfette e sanno di casa e tanto amore.
RispondiEliminaMorbisi e fragolosi... sono proprio nelle mie corde, ne prendo uno per la merenda! Bacioni :)
RispondiEliminaCiao! eh anche noi siamo amanti delle favole: i grandi classici per bambini, ma qualcosa anche per gli adulti c'è sempre...dopotutto, sono un bel modo di sognare.
RispondiEliminaBuonissimi e golosi questi muffin: fragole e yogurt per un impasto dolce e leggero!
bacioni
la leggenda delle fragole è troppo carina! sarebbe da salvare e leggere poi al mio bimbo!
RispondiEliminae i muffin?? deliziosi! fatti pochi gg fa ma in modo diverso! mi segno anche la tua versione! baci
che bella la leggenda...ed anche i tuoi dolcissimi tortini, perfetti per la merenda!
RispondiElimina(Fa pure rima, eheheh...)
AH.... DIMENTICAVO HO PRESO NOTA DELLA RICETTA , VOGLIO ASSOLUTAMENTE PROVARLA.....BACIOTTIIIIIIII
RispondiEliminaMa che bella la leggenda! Ora preparerò i muffin con più gioia ;-)
RispondiEliminaTanti baci
Che bellissima leggenda, grazie di avercela fatta conoscere. E non potevi trovare dolcetto più adatto per questa storia. Hanno un aspetto deliziosamente morbido e soffice
RispondiEliminabella la leggenda e golosissimi i muffin, da provare prima che finiscano le fragole, un bacio
RispondiEliminail popolo Cherokee mi è sempre piaciuto un sacco!! Molti loro discendenti sono dei geni, uno fra tutti Jimi Hendrix!!! E i tuoi muffins?? da svenimento!! bacioni
RispondiEliminaLi devo provare anche io, questo morbidissimi muffins!
RispondiEliminaQuesti muffin sono deliziosi. Da oggi mi unisco ai tuoi sostenitori, se ti va passa a trovarmi, Clementina
RispondiEliminaAnche io adoro le favole.
RispondiEliminaCi credi che delle volte mi commuovo a guardarle o leggerle...
I tuoi muffin sono deliziosi sai?
Bacini
non sai quanto li assaggerei volentieri stamattina un abbraccio simmy
RispondiEliminammm che bontààà!
RispondiEliminama no per festeggiare la fine della scuola molto meglio questi muffins alle fragole che i miei paccheri!
ahahah
grazie per il risotto.. prima o poi..forse..proverò ma mi viene l'ansia al solo pensiero! ahah
ciao Alice! un bacione one one
Mmmm,deliziosi i tuoi muffins,grazie a te!!! ;-)
RispondiEliminaUn abbraccio a presto
ma bellissimi, da presentare una gran bella figura!
RispondiEliminaSono bellissimi, il colore è una meraviglia... Leggendari ^_^
RispondiEliminache bella leggenda mi è piaciuta molto :) i tuoi muffin sono golosissimi e ne gradirei volentieri uno e subito :)
RispondiEliminaCiao Alice la favola è bellissima, l'ho letta d'un fiato, sarebbe stata perfetta con il tuo muffin da sgranocchiare... mi prendo il tuo banner per la mia paginetta, bacione
RispondiEliminaSarà la forma, sarà che sono versatili ma i muffin sono i miei dolcetti preferiti... con le fragole manco a dirlo!!! ;)
RispondiEliminaperfetti per colazione alice.....e cosi morbidosiiiii :D
RispondiEliminaAdoro le leggende e, soprattutto, mi piace crederci! I muffin sono molto belli. Che olio hai usato? uno leggero immagino, tipo di riso?
RispondiEliminaBuona giornata!
Deliziosi! Oggi vedo ricette con le fragole ovunque. Mi è venuta voglia anche a me di farmi un dolcetto.
RispondiEliminaCiao Alice che bella leggenda. I muffi sono deliziosi, volevo provare a farli anche io con le fragole, seguirò la tua ricetta. Grazie!
RispondiEliminaSe stasera il goloso di casa non spazzola via tutte le fragole, domani li faccio di certo, devono essere profumatissimi. Posso rubarti la leggenda? E' meravigliosa, quasi quanto te ;)
RispondiEliminaGrazie cara Ali, un abbraccio speciale.
Baci
Sono perfetti !! Mi è venuta voglia di prepararli ,devono essere deliziosi !!
RispondiEliminaBella la leggenda!!
Baci!!
belli è perfetti, con la leggenda un abbinamento celestiale.Baci
RispondiEliminaLeggenda Indiani d'America e ricetta di Muffins... accoppiata vincente!
RispondiEliminacomplimenti davvero!
Vale.