Era tanto che non mi trovavo in cucina con bimbi piccoli che mi chiedessero di preparare dei biscotti, ma ieri è venuta la mia nipotina e così per farle passare un pò di tempo e non farmi smontare casa ( è parecchio pestifera), ci siamo messe a cucinare. Ma visto la montagna di dolcetti che ha rimediato ad Halloween ho deciso di prepararle dei biscottini golosi, ma leggerissimi e senza grassi e mentre aspettavamo la cottura le ho anche raccontato la loro storia. La volete sapere anche voi?
I biscotti di Novara sono un prodotto molto antico, la cui vicenda è particolarmente curiosa: nonostante l’origine in ambito religioso, infatti, subiscono una svolta inaspettata e decisamente profana, divenendo addirittura l’emblema del Carnevale. La nascita si colloca intorno al XVI secolo, in un convento cittadino dove le suore avevano a disposizione non solo parecchie uova, ma anche il costosissimo zucchero nonché la pregiata farina bianca; pare che fosse usanza offrire questi delicatissimi biscotti agli alti prelati cittadini per ingraziarseli. Nell’Ottocento l’editto napoleonico che intimò la chiusura dei monasteri di fatto esauriva la produzione dei biscotti in ambito monacale. Produzione che però trovò subito nuovi spazi in ambito laico. Nel frattempo, grazie all’introduzione della barbabietola da zucchero, nella seconda metà del XIX secolo fioriscono i laboratori artigianali specializzati nella produzione del biscotto di Novara. Dopodiché la storia contemporanea di questo biscotto è cosa di dominio pubblico.Mario Pavesi, che prima della guerra gestiva in provincia di Pavia un piccolo laboratorio di pasticceria, e che durante la guerra si era dovuto riciclare come venditore di gallette per militari, a conflitto chiuso approdò a Novara e fondò la sua nuova azienda, indirizzandola in chiave industriale: nel 1948 vennero commercializzati i “trentadue biscotti in un etto”, al prezzo simbolico di cento lire. Ne risulteranno rivoluzionati la linea produttiva, l’estetica e la stessa confezione: per la prima volta i biscotti di Novara, tradizionalmente venduti sfusi, venivano proposti confezionati nei noti pacchetti dei Pavesini.
Ingredienti
per circa due teglie
200gr di farina 00
200 gr di zucchero semolato
3 uova
1 tuorlo
Sale
Procedimento
In una ciotola riunite lo zucchero, le uova, il tuorlo e un pizzico di sale. Montate il composto con la frusta a mano fino a quando sarà soffice e spumoso. Aggiungete la farina poco alla volta facendola cadere a pioggia da un setaccio e amalgamate mano a mano sempre con la frusta. Mettete il composto in una tasca da pasticcere con il beccuccio liscio, e strizzate il composto sulla placca ricoperta da carta forno facendo in modo di formare dei bastoncini di 7/8 cm di lunghezza che disporrete ben distanziati. Coprite la placca con un altro foglio di carta forno o argentata, che non deve assolutamente toccare l’impasto, e lasciate riposare per 15/20 minuti in un luogo fresco, ma non in frigorifero. Scaldate intanto il forno in modalità areata a 180°. Cuocete i biscotti per 15/20 minuti ( a me ne bastano 18) o finchè saranno leggermente dorati. Togliete i biscotti dalla placca e fateli raffreddare su una gratella per dolci.Si conservano anche una settimana nella classica scatola di latta.
Buon appetito!
Buona settimana
e alla prossima ricetta!
mi ci vorrebbero proprio per tirarmi su...
RispondiEliminaAlice, da novarese non posso che entusiasmarmi per questo post! nella loro assoluta semplicità ( non tanto di preparazione quanto di gusto ) sono tra i miei biscotti preferiti. Non avevo mai pensato di farli da me, ma adesso ci proverò!
RispondiEliminabuona giornata
Ciao Alice, questi biscotti ricordano moltissimo un biscotto sardo, tipo savoiardi! Bella ricetta!!!
RispondiEliminama che buoniiii li ho già visti in giro e mi stuzzicano parecchio!
RispondiEliminachissà quanto s'è divertita la nipotina pestifera!
aahah
buona settimana Alice
comunque sono da segnare senza grassi così...davvero interessanti
RispondiEliminaMa ti sono venuti davvero perfetti!
RispondiEliminaScusa la latitanza ma in questi ultimi giorni sono così stanca che non riesco nemmeno a stare davanti al computer... sono ridotta ad una specie di vegetale O_O
Ti mando un bacione
i Pavesini...i biscotti della mia infanzia salvo la ricetta devo rifarli assolutamente buon inizio settimana
RispondiEliminaAdoro questo genere di biscotti, tipo i Savoiardi! E ti sono venuti belli belli! :)
RispondiEliminaUn bacione!
mio figlio li adorerà! Segno subito!
RispondiEliminaMa sono perfetti!!!!!!!!!!!!!!!!! baci e buon inizio settimana :-)
RispondiEliminaAdoro questi biscottini!! Non ho mai pensato di prepararli da sola... chissà, potrei cimentarmi!
RispondiEliminaAlmeno sei riuscita a tenere buona la nipotina :P
un abbraccio e buon lunedì
Questi sono i biscotti che amo, semplici e pochi ingredienti per un bellissimo risultato!
RispondiEliminaBuonissime!
RispondiEliminabiscotti di Novara e pavesini sono la stessa cosa? Dai, non lo sapevo!! Che belli che sono e che bella storia...bacioni
RispondiEliminama dai?? i pavesini homemade! :D non avevo collegato mai al fatto che i biscotti di Novara fossero i pavesini! :D
RispondiEliminaImmagino la tua nipotina quanto sarà stata deliziata dal racconto e da questi biscotti. Decisamente deliziosi, tu e loro!!! Bravissima, sono perfetti ^_^
RispondiEliminaAnche io mi do' alla cucina per trastullare la nipotina. Si diverte da matti a fare le tore con me, mi da gli ingredienti e poi guarda ammirata ogni minimo passaggio. Mi fa troppo tenerezza quando comincia con "voiono ovem, faina, e uccheo". Poi si mettete a guardare il forno da lontano "pecche' cotta" :-)
RispondiEliminaNon conoscevo la storia di questi biscotti che oltre tutto non ho mai preparato. La prossima volta li faccio con lei cosi' le racconto tutta la storia. E poi sono anche leggeri e senza grassi quindi perfetti per i bimbi. Grazie mille della dritta
che brava, sia con la nipotina che in cucina! interessante la storia dei biscotti, grazie per la ricetta, da provare :-)
RispondiEliminaUn bel modo di passare il tempo con i bambini. Sono sempre interessata alla origini delle ricette.
RispondiEliminaanche io li voglio provare da tanto e non l'ho ancora fatto, brava ti son venuti proprio bene, complimenti, a presto
RispondiEliminaChe buoni, devono essere molto leggeri, complimenti! Mi segno la ricetta!Baci!
RispondiEliminaInteressante la storia! A parte che ti sono venuti perfetti, direi che con i bimbi e la cucina non si sbaglia (quasi) mai :)
RispondiEliminaSono passata perchè ti ho letto in un blog roll e conosco questi biscotti..un mio fornitore quando viene a farmi visita me ne porta sempre una scatola gigante e li sbaffiamo alla velocità della luce... grazie della storia e della ricetta, davvero interessante!
RispondiEliminaCiao Alice, tanto semplici e tanto buoni questi biscotti, e poi ti sono venuti perfetti...bravissima!!!
RispondiEliminaBacioni, buona serata...
ciao Alice complimenti per i biscotti e per la sua storia , mi piacciono molto sembrano buonissimi , grazie per aver condiviso la ricetta ....un abbraccio e felice settimana
RispondiEliminaNon conoscevo la storia di questi biscottini diventati così famosi e che vedo benissimo con un tiramisù...oltre che in versione classica!
RispondiEliminaLa nipotina sarà stata sicuramente contenta...
Un abbraccio
Silvia
Adoro Novara, ogni tanto ci faccio una capatina ed è d'obbligo andare a comperare i mitici biscottini!
RispondiEliminaLi hai realizzati alla perfezione!!!!!
Un abbraccione
favolosi con il the del pomeriggio!!
RispondiEliminaMa dai Alice...non conoscevo la storia dei pavesini...interessantissima...e grazie per la ricetta di uno dei biscotti più apprezzati daii miei nanetti...
RispondiEliminaUn abbraccio e buona settimana
Monica
che belli e buoni questi biscottini, mai fatti in casa, sicuramente ci proverò! sono ko, alice, ho la pressione 85/45...fatico a stare in piedi! poi ti racconterò, appena ho più forze....
RispondiEliminaSai che li adoro?
RispondiEliminaNon pensavo fossero così semplici da fare!
Ahhhhhh li voglio!
<3
Sono dei biscotti semplici, ma davvero ricchi di tradizione...
RispondiEliminabuonissimi!
Alice, ma che bel regalo mi hai fatto... io sono di Torino, conosco benissimo questi biscotti, ma la ricetta non l'avevo, quindi grazie! I tuoi sono perfetti, davvero bellissimi!
RispondiEliminaE la storia dei Pavesini nemmeno la sapevo... :-\ ignorante vero???
Tu sei sempre dolcissima, il tuo post qui sotto mi ha commosso proprio! Voglio provare anche quella torta perchè ho dei cachi maturi da usare subito!
Un abbraccio stretto e felice giornata! Ciao Any
Ma che belli che sono questi biscotti. Io pasticcio spesso con mia figlia, quindi copio la ricetta!
RispondiEliminaBaci.
non conoscevo.. bello scoprire nuove ricette tipiche dell'italia!
RispondiEliminabrava
Interessante la storia e la ricetta. Ti augura una buonissima serata ciaooo.
RispondiEliminaChe belli!!! E che risultato perfetto! Sei sempre impeccabile, Alice!
RispondiEliminaLa ricetta mi ispira proprio un mondo di bontà! Esteticamente sono davvero meravigliosi!!
RispondiEliminaconosco bene questi biscotti sono tra i migliori del mondo
RispondiEliminaSono semplicemente perfetti! Sembrano usciti dal panettiere...Brava!
RispondiEliminaBaci
Che meraviglia, sono perfetti!!!
RispondiEliminaUn abbraccio e a presto!!!
Ciao Alice, è sempre piacevole leggerti perché racconti storie interessanti e piene di "cuore", in più ci metti delle ricette super!
RispondiEliminaProverò a fare i pavesini con i miei bimbi. Ti abbraccio
che ricetta deliziosa, questi biscotti sono da fare ! Un bacione..
RispondiEliminaSpecialissimi questi biscottini, complimenti!!!!
RispondiEliminaCome sono invitanti Alice! E grazie per la storia proprio non la conoscevo. Bellissima ricetta !!
RispondiEliminaCiao Alice, ma poi la tua nipotina se li è mangiati i biscotti? Da piccola ne mangiavo a vagonate di pavesini e ogni tanto anche adesso me li compro in un amarcord delizioso! Un bacione a presto
RispondiEliminaNon li conoscevo quidni grazie per averli postati e per aver raccontato le loro origini!!
RispondiEliminaSemplici e buonissimi! buoni con il latte e anche con il tè insomma perfetti cara Alice!
RispondiEliminaun abbraccio a presto
Da fare assolutamente!!!
RispondiEliminaBaci
Buonissimi, me li aveva portati un mio amico una volta, sono pazzeschi!
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