4 gennaio 2016

Ferratelle croccanti con farina di farro

Il primo post dell'anno è sempre una piccola emozione e quando si parla di emozioni si parla di amore e di famiglia e queste cialde dolci fanno parte della storia della mia famiglia. La mia mamma è abruzzese e la sua mamma anche, le ferratelle sono state da sempre i biscotti della mia merenda, me li faceva nonna direttamente con “lu ferre” sul fuoco del grande camino della cucina e me le dava con la confettura d'uva fatta in casa, l'uva del vitigno del nonno, un sapore paradisiaco che non dimenticherò mai, ma che mai riassaporerò purtroppo. Ma le ferratelle me le preparava anche la mia mamma e più modernamente me le farciva, accoppiandone due a due, con tanta nutella, una merenda che portavo a scuola sempre molto volentieri! Ma forse non tutti sanno cosa sono le ferratelle, in alcuni paesi si chiamano anche pizzelle, cancellate, neole, nevole o nivole. Comunque le chiamiate sono cialde tipiche abruzzesi cotte all’interno di un “ferro” manuale, appena incavato e a doppia piastra, che imprime una caratteristica forma, solitamente rettangolare, tondeggiante o a ventaglio, contrassegnata dalla forgiatura in rilievo con la tipica trama a rombi o cancello. Circa le origini, non ci sono fonti certe, tuttavia la tradizione di forgiare i ferri con l’incisione dello stemma del casato o le iniziali del proprietario insieme alla data di fabbricazione, risulta almeno dalla fine del ‘700, “lu ferre” era portato solitamente in dote dalla sposa ed era diffuso in buona parte delle famiglie abruzzesi.  Il discorso di portarlo in dote non si è fermato ai secoli scorsi, mia nonna inserì questo che vedete in foto, nel corredo di nozze di mia madre per esempio, mentre mia madre me ne regalò uno più moderno quando mi sposai. Ora mia madre non riesce più a cuocere le ferratelle, le fa fatica tenere il ferro sul gas, questo che vedete non è leggero come quelli moderni, è in ferro vero molto pesante e così ha deciso di regalarlo a me. In abruzzo durante le festività è tradizione preparare le ferattelle e così un pomeriggio di questi giorni di festa ci siamo messe in cucina, io e mia madre, lei impastava ed io cuocevo, ne abbiamo fatte un'infinità divertendoci e ritrovando una complicità tenerissima  che solo la cucina tra donne riesce a dare. Le ferratelle sono sempre ottime, anche con il mio ferro moderno, ma come le cuoce quest'antichità...la croccantezza che gli regala ...è inimitabile!  Ci sono varie ricette nelle famiglie abruzzesi e varie ne troverete in rete, questa è semplicemente quella che la mia bisnonna ha passato a mia nonna, che lei ha passato a mia madre e che quest'ultima ha passato a me. Ogni inizio di nuovo anno porta una speranza, io spero che un giorno la nipote di mia nipote cuocia con questo ferro delle ferratelle per i suoi figli, semplicemente, perchè si l'innovazione, si la modernizzazione, nella vita e in cucina, ma mai dimenticare la tradizione e le origini, soprattutto quelle di famiglia e mai dimenticarsi chi siamo e da dove veniamo perchè è da li che tutto ha avuto inizio.  




Ingredienti 
per circa 50 ferratelle
3 uova bio
3 cucchiai di olio evo
3 cucchiai di zucchero semolato
3 cucchiaini di semi di anice
Farina di farro rimacinata a pietra q.b.





Procedimento
In una ciotola sbattete leggermente le uova, unite  lo zucchero, l’olio e l’anice. A questo punto iniziate ad aggiungere un poco di farina ed iniziate ad impastate con una forchetta, poi sempre aggiungendo farina poco per volta, passate ad impastare con le mani, seguitate ad aggiungere farina  fino ad ottenere un impasto morbido, ma consistente, tipo una pasta frolla morbida. A questo punto staccate un piccolo pezzo di impasto, lavoratelo a forma di filoncino e poi tagliatelo a tocchetti,  così da ottenere tanti pezzetti d' impasto della grandezza di una noce.  Mettete il ferro per le ferratelle direttamente sul gas a fiamma media, prima spennellatelo leggermente con dell'olio e giratelo ogni tanto, così da scaldarlo molto bene da entrambe le parti, è molto importante per la perfetta cottura della cialda che il ferro arrivi alla giusta temperatura.



Quando il ferro è pronto mettete una noce d’impasto al centro della piastra, chiudete e schiacciate bene, cuocete sul fuoco, girando il ferro per far cuocere da entrambi  i lati. Non ci sono tempi precisi dovrete regolarvi un pò ad occhio. Si dice che una volta calcolavano il tempo di cottura recitando l’Ave Maria, fino a metà preghiera da un lato poi giravano il ferro ed al termine della preghiera erano cotte al punto giusto.  Io per aiutarvi ho calcolato che dovrebbero essere circa 25/30 secondi per lato. Una volta cotta, aprite la piastra e togliete la ferratella, mettetela a raffreddare in un cestino di paglia, evitate di appogiarle su un piatto perchè quella leggera umidità che si crea dal contatto della cialda calda con la ceramica potrebbe influire sulla croccantezza. Forse la prima ferratella non sarà perfetta di cottura, ma troverete il tempo del vostro ferro e le successive saranno magnifiche. Continuate con la stessa procedura di cottura fino a terminare tutto l'impasto.  Una volta che saranno tutte fredde potrete conservarle per parecchi giorni nella classica scatola di latta per biscotti, risultano perfette anche dopo 15 giorni. Le ferratelle sono friabili croccanti e profumate, ottime comunque le gustiate, così in semplicità oppure possono essere arricchite con marmellata, crema di nocciole o così come ve le presento oggi, le preferite della mia mamma: nocciole, pinoli e miele impastati insieme.
Buon appetito!



Buona vita 
e alla prossima ricetta!






28 commenti:

  1. Buoni e buon proseguimento di 2016.

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  2. Bellissimo post Alice, non conosco questi dolci e devono essere buonissimi, ma il racconto sulla tua famiglia e la tradizione legata a questo ferro mi ha colpito di più.
    Un abbraccio.
    Marina

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  3. un'amica abruzzese mi ha regalato l'attrezzo per le ferratelle, sai che non l'ho mai messo in pista?Devo provare assolutamente...Buon 2016, un abbraccio

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  4. Spero di cuore che questa tradizione di famiglia prosegua :-) Golosissima visione nel tardo pomeriggio..che mi provoca un certo languorino :-P Grazie x aver condiviso questa preziosa ricetta ^_^
    Ancora buon anno e a presto <3

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  5. Fatte una volta, non mi sono venute bene e non ci ho più provato. Ma se queste è una ricetta che si tramanda di generazione in generazione allora la devo provare.
    Segnata già.
    Ancora buon anno.

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  6. Quando ti leggo...mi sembra di conoscerti da sempre...mi sembra di sapere che se domattina ci trovassimo per un caffè non smetteremmo di parlare per ore...e non proevremmo alcun imbarazzo...ma solo la voglia di stare insieme e condividere storie come questa. Ti voglio bene, e non so il perchè. Buon anno Alice!

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  7. Acc.... questa piastra mi manca, ma quanto mi piacciono... mi salvo la ricetta, si sa mai che trovo la trovo. Una abbraccio cara!!!!

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  8. Che delizia devono essere!! La tua versione poi mi fa davvero voglia di affferrarne una!! Tanti auguri ancora Alice!! Un abbraccio!!

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  9. aA trovarlo quell'aggeggio li tesoro, fare ferratelle tutto il giorno :-)!!!Sono un amore e che belle le tradizioni di famiglia sono un bagaglio da portare sempre con se!!baci,Imma

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  10. Ma che bontà!!!!! non sapevo si chiamassero così.. e che fossero abruzzesi!!! che bell'attrezzo per farle!!! Ancora auguroni!!!! :-**

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  11. o dio chissà che buone!! te ne rubo una!! ;) buon anno Alice <3

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  12. non le conoscevo! che bello scoprire tradizioni nuove!

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  13. è vero il primo post dovrebbe dare un senso di felicità ,invece io ho postato e non mi sono resa conto,non ho detto nulla e adesso mi amnca questa parte che volentieri avrei condiviso,grazie cara per le belle parole,buone le ferratelle che io mangiavo quando andavamo in montagna e adesso mi ripropongo di farle e poi riamndo sempre,un bacione

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  14. Quanti ricordi d'infanzia. Una signora che viveva vicino a noi in montagna le faceva sempre, che buone! Buon anno!

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  15. Che figata lo strumentino per farle, lo voglio!!!!!

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  16. Oddio che meraviglia quel ferro!!!!! Forse tra 50 anni anche il mio potrà diventare così ^_^
    Perché, mia cara Alice, l'origine di papà mi porta nelle stesse terre abruzzesi e a quei ricordi di anice.
    Che tuffo al cuore questo post!!! Grazie di cuore per tutto questo e per essere così come sei.
    Un abbraccio grande e auguri, bella donna.

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  17. ciao alice buon 2016, splendida ricetta, conosco bene questa delizia ottima farcita con dolce o salato, bei ricordi i tuoi, un bacione!

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  18. Non potevi cominciare l'anno con post migliore, pieno di ricordi e nostalgia, di tradizioni e storia ma con tutto l'entusiasmo e la voglia di fare che solo una grande passione può dare!!!
    Meravigliosi questi dolcetti fatti a quattro mani con quel bel strumento, peccato non averli mai assaggiati....
    Baci

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  19. Che bello questo post e che delizia le ferratelle!! Bravissima Alice <3 Un abbraccio grande grande e buon 2016, che sia splendido sotto ogni aspetto :**

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  20. che tuffo al cuore questo post tesoro. non sai quante volte sono state la mia merenda, farcite, al naturale, con o senza semini d'anice :)
    per me le ferratelle erano e restano ancora uno dei miei dolci preferiti. le faccio con le tue stesse dosi ma lascio l'impasto più morbido e lo distribuisco sul ferro col cucchiaio. mi intriga assai la versione col farro. un bacione e auguri di buon anno

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  21. una bella idea adoperare farina di farro, da provare

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  22. Che bei ricordi Alice, grazie per averli condivisi con noi! Non conoscevo questa ricetta ed è veramente deliziosa! Buon anno cara!

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  23. Ciao Alice, questo è un post bellissimo, ricco di tradizione, ricordi fantastici di una terra meravigliosa! La famiglia, il tesoro più prezioso della nostra vita.
    Quanto amore e passione tutto racchiuso in questo semplice dolce, realizzato a quattro mani...complicità e amore...un binomio perfetto! Bravissime!!!
    Un dolcissimo abbraccio e auguro a te e famiglia un fantastico 2016!
    Laura<3<3<3

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  24. che buone le ferratelle!!! Le ho mangiate in Abruzzo, diversi anni fa e ancora le ho negli occhi e nel cuore. Un bacio :)))

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  25. Le ferratelle sono i biscotti della mia infanzia!!*.*
    Mia nonna ha una casa in abruzzo e le ho sempre mangiate durante le mie vacanze estive! Anche se preferisco quelle molisane, del paese di origine di mia madre: sono senza anice xD
    Mi piacerebbe tanto avere un ferro per prepararle a casa!!

    Ti auguro un sereno 2016

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  26. Ciao Alice, io ho abitato qualche anno a Roma e ricordo che mangiavo questi dolcetti quando andavamo a fare qualche gita in Abruzzo. Purtroppo non sono stata così furba da acquistare il ferro per farle, quindi posso solo gustare le tue bellissime foto. baci e buon Anno.

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  27. Che meraviglia! Che bontà! Complimenti per le foto 😄

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