Meglio andare più lontano con qualcuno
che da nessuna parte con tutti
(Pierre Bourgault)
Queste deliziose e fragranti ciambelline sono dei biscotti, senza uova e senza burro, profumati all’anice tipici della tradizione abruzzese. Vengono preparati tipicamente in inverno e gustati usualmente dopo cena accompagnati da un vino liquoroso, ma sono perfetti da sgranocchiare in qualunque momento della giornata! Si distinguono da altri biscotti simili, tipici di altre regioni del sud, proprio per l’aggiunta dell’anice, che regala loro un sapore ineguagliabile. L’anice verde è una pianta della famiglia delle Apiaceae con fiori giallo chiaro ed i semi piccoli e ovali di color marrone con striature più chiare. L’aroma dei suoi semi è dolciastro, molto simile a quello dei semi di finocchio, con i quali spesso vengono confusi, anche per la loro somiglianza nella forma e nel colore. I semi di anice, conservati interi o tritati, vengono utilizzati per insaporire pane, focacce, dolci e per aromatizzare vari liquori.
Ingredienti
per circa 40 taralli
270/280 gr circa di farina 00
90 ml di olio evo
90 ml di vino rosso corposo
80 gr di zucchero semolato
20 gr di zucchero di canna
2 gr di lievito per dolci
1 cucchiaino di semi di anice
Inoltre
Zucchero semolato per guarnire
Procedimento
Polverizzate nel mortaio i semi di anice, versateli in una ciotola capiente, aggiungete il vino e lo zucchero di canna, mescolate e coprite con della pellicola, lasciate macerare per almeno 30 minuti. Trascorso questo tempo unite nella ciotola l’olio e lo zucchero semolato, mescolare bene con una frusta a mano o una forchetta e, sempre mescolando, aggiungete poco per volta la farina setacciata con il lievito. Quando non riuscirete più a mescolare con la frusta, cominciate ad impastare con le mani fino ad ottenere una consistenza compatta ma morbida, simile a quella degli gnocchi di patata. Coprite la ciotola con della pellicola e lasciate riposare l’impasto per mezz’ora. Trascorso questo tempo, versate in una piccola ciotola dello zucchero, poi mettete l’impasto sulla tavola e tagliatene un pezzo. Abbiate l’accortezza di tenere l’impasto sempre coperto mentre preparate i vostri taralli altrimenti rischierà di seccarsi. Da ogni pezzo di impasto staccate dei piccoli pezzi e facendoli scorrere delicatamente sotto i palmi delle mani create dei piccoli filoncini, che poi unirete ad anello dandogli la forma di piccoli taralli. Passate ogni ciambellina nello zucchero semolato solo da un lato e adagiatela delicatamente su una teglia foderata di carta forno con la parte zuccherata verso l’alto. Procedete in questo modo fino a finire l'impasto. Infornate in modalità areata a 180° per circa 25 minuti. Sfornate e lasciatele raffreddare su una gratella per dolci. Conservate questi dolci taralli ben chiusi in una scatola di latta, rimarranno perfettamente fragranti per settimane. Buon appetito!
Buona vita
e alla prossima ricetta!
Queste sono pericolose, non smetteresti mai di sgranocchiarle. Buona settimana Alice
RispondiEliminaHai ragione sono proprio una tira l'altra!
EliminaBuonissimi questi taralli! Dalle mie parti non si "usano" molto ma ho avuto la fortuna di assaggiarli e devo dire che, pur non essendo una grande fan dell' anice, sono davvero gustosi e particolari.
RispondiEliminaUn grande abbraccio e buona giornata
Se preferisci puoi tranquillamente omettere l'anice, saranno comunque ottimi!
EliminaMolto buoni mi piace molto l'anice. Prendi da qui. Buona giornata un bacio
RispondiEliminaGrazie cara, ti mando un abbraccio
EliminaSaranno buonissimi! Buona giornata!
RispondiEliminaAdoro questi taralli al vino, bravissima!!!
RispondiEliminagrazie cara!
EliminaLi ADORO Alice, sono tra i miei dolci preferiti! I tuoi sono stupendi!
RispondiEliminaBacio grande,
Mary
Da abruzzese ci capiamo!
EliminaUn grosso abbraccio
Li adoro, l'unico problema è che li finirei tutti :)
RispondiEliminaUn abbraccio
E quelli che se mai avanza Dani, li finisco io!!!! Un abbraccio Alice :)
RispondiEliminaSe mi parli di semi di anice io vado in sollucchero. Io li adoro, mi piacciono da matti anche nel pane. E adoro anche la Sambuca. Io li preferisco anche ai semi di finocchio. Questi tarallini devono essere diabolici :-)
RispondiElimina..questi danno proprio l'idea di essere irresistibili! Secondo me una vera tentazione difficile da contrastare :-P
RispondiEliminaDevono essere buonissimi e i semi d'anice fanno sicuramente la differenza!!!
RispondiEliminaBaci
Que buenos :-)))
RispondiEliminaDavvero deliziosi, Alice. Amo molto il profumo dell'anice.
RispondiEliminaBaci,
MG
Che buona a bella recetta cara Alice!!Un abbraccio
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